Il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo ha replicato alla preoccupazione esternata dagli esponenti di Fratelli d’Italia in merito alla gestione dei rifiuti nel territorio Piceno.
“Ben vengano, dunque, le interrogazioni a livello parlamentare e regionale avanzate da illustri esponenti di Fratelli d’Italia perché sono certo contribuiranno a far emergere, in modo chiaro e trasparente, la cattiva gestione dei rifiuti nel Piceno da parte del centro-destra ascolano. – ha risposto D’Erasmo – Sul tema dei rifiuti questa Amministrazione Provinciale ha sempre operato nel pieno rispetto della legalità, delle normative e dell’interesse generale del territorio superando la grave situazione di emergenza provocata da dissennate e fallimentari politiche del passato”.
Proprio sulla questa rifiuti, il presidente della Provincia aveva invitato a un incontro pubblico da tenersi a Castel di Lama l’onorevole Rampelli e la consigliera regionale Leonardi e magari aprire il dibattito anche ai rappresentati di Fratelli d’Italia.
D’Erasmo all’attacco
“Mi piacerebbe infatti chiedere ai due prestigiosi politici come mai Ascoli Servizi Comunali ha acquistato un terreno in frana per oltre 800 mila euro per progettare l’ampliamento della discarica di Relluce che ha avuto parere negativo da tutti gli enti preposti in conferenza di servizio (Genio civile, Arpam, Provincia, Comuni). Mi piacerebbe anche sapere come mai, dopo anni dalla chiusura della discarica di Relluce, ancora oggi i cittadini dei Comuni di Castel di Lama, di Appignano del Tronto ed altre zone del territorio debbano sopportare gli odori nauseabondi per la mancata ricopertura delle vasche 4 e 5 del sito”, ha avanzato D’Erasmo.
Al Comune di Ascoli Piceno il rimprovero di aver raggiunto solo negli ultimi 3 mesi la soglia del 60 per cento di raccolta differenziata rispetto agli altri comuni della provincia che da anni hanno superato il 70 per cento.
Caos rifiuti
“Appena insediato come presidente della Provincia, il sottoscritto si è trovato catapultato nel pieno caos dell’emergenza rifiuti con il rischio concreto di lasciare l’immondizia in mezzo alla strada”, ha sottolineato D’Erasmo rimarcando la mancanza di un Piano d’Ambito.
Conferire i rifiuti in una discarica privati? “Un atto assunto nella massima trasparenza, votato dall’Ata e con il parere favorevole dell’Arpam. – ha concluso – Vorrei infine ricordare che il Tar delle Marche ha respinto i 9 ricorsi presentati dal Comune di Ascoli Piceno e da Ascoli Servizi Comunali nei confronti della Provincia e dell’Ata Rifiuti riguardanti tutta una serie di atti e procedure messe in campo dall’Amministrazione Provinciale e dall’Ata per governare l’emergenza rifiuti sul territorio”.