Il sindaco di Force è soddisfatto per il piano delle opere pubbliche. Presto saranno avviate tutte le opere finanziate, compresa la nuova scuola che è in fase di progettazione.
“I numeri ci dicono che a distanza di un anno dal terremoto c’è stata una risposta importante da parte dello Stato. Poi le recenti modifiche, apportate dal Commissario Straordinario, hanno reso noi sindaci protagonisti della ricostruzione e accelerano, di fatto, la fase di cantierabilità delle opere”, così il sindaco di Force, Augusto Curti, ha esordito soddisfatto presentando il piano delle opere pubbliche.
Il punto del sindaco Curti
Per quanto riguarda la viabilità comunale e provinciale del territorio, il primo cittadino ringrazia l’Anas, la Regione e la Provincia per il grande impegno e, in particolar modo, per la risposta data al movimento franoso presente in Contrada Lame, che ha provocato parecchi disagi ai residenti. Inoltre grazie alle donazioni della Croce Rossa Italiana, della Caritas, dell’Associazione Libera e del Bim e di tanti altri, sarà possibile un’immediata ripresa delle attività socio-economiche e culturali a Force.
“Il 2018 – spiega Curti – dovrà essere l’anno della ricostruzione privata. La Regione Marche e il Commissario stanno lavorando a un’ordinanza che semplifichi le procedure di presentazione dei progetti. Attendiamo delle novità per i primi di gennaio. Dopodiché non potranno esistere altre scusanti: c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte”. A Force le domande di ricostruzione privata presentate sono molto poche, non arrivano a 10 e di queste solo 1 risulta finanziata. “Io sono comunque ottimista – continua il sindaco – superata questa fase di incertezza, i numeri saranno ben diversi”.
Le casette dopo l’Epifania
Per quanto riguarda le Strutture Abitative di Emergenza (Sae), ne sono state richieste solo 7, i lavori sono conclusi e l’Amministrazione conta di consegnarle dopo l’Epifania, quando saranno testati gli impianti. “Abbiamo anche segnalato degli interventi sulle finiture che vanno sistemati prima della consegna, anche se, dal sopralluogo della scorsa settimana, al netto degli impianti, abbiamo riscontrato tutte le condizioni per l’abitabilità”.
Il problema rimane il ritardo della consegna e Curti, pur sottolineando la lunga attesa per i suoi cittadini, ci tiene a precisare che il problema non si risolverà con la polemica o, peggio ancora, con la strumentalizzazione politica, ma dando una risposta, soprattutto in questa fase, alle famiglie che ancora non hanno un’abitazione e, nel caso, segnalare formalmente eventuali lavori eseguiti male che ovviamente dovranno essere sistemati prima della consegna. “Quando sarà stata consegnata l’ultima Sae allora sarà il momento per la Magistratura e non per gli Amministratori di valutare le responsabilità”.