Il 13 dicembre scorso presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno è stato presentato il format Social Cicero, nato da un’idea di Enrico Battisti e realizzato in collaborazione con Picenum Tour e Fondazione Carisap, la quale ha deciso di sostenere il progetto per il biennio 2018/19.
In occasione della conferenza stampa è stata illustrata l’idea che presentava uno slogan evocativo e piuttosto chiaro: “Scopri il tuo viaggio con i miei occhi”.
In pratica il progetto Social Cicero consiste in una sorta di social network in cui gitante ed aspirante guida turistica si conoscono e prendono accordi per una visita guidata, un’escursione, un mini corso tematico con rispettiva remunerazione. Il principio è molto intrigante poiché il turista ha l’opportunità di frequentare virtualmente la persona che lo condurrà lungo le bellezze del territorio Piceno, così da non sentirsi disorientato ma pronto a raggiungere un conoscente. Dopo una giornata trascorsa insieme si potrebbe addirittura creare un rapporto duraturo e una rete di conoscenze utili alla città come al paesino dell’entroterra.
Il nodo, la questione spinosa e piuttosto grave riguarda proprio la figura del Social Cicero. Attraverso questo progetto tutti possono diventare guide o accompagnatori. Basta la passione. La scrematura, ha spiegato l’ideatore, avviene in maniera naturale tramite il feedback rilasciato dal fruitore del format.
Purtroppo, l’interesse anche quando sostenuto dalla dedizione non è sinonimo di professionalità. In questo periodo si tende a credere, complici anche certe trasmissioni televisive, che l’amore per un tema e un mestiere o peggio la pratica attraverso un tutorial scaricato da Internet elegga l’individuo a tecnico esperto. Non è così. Il professionista è colui che con sudore e sacrificio e un lungo percorso formativo ed esperienziale pratica il proprio lavoro con abilità, consapevolezza, profonda conoscenza e ovviamente con una qualifica legittimamente riconosciuta. Insomma, è un lavoratore che non si è improvvisato tale.
Social Cicero e la risposta dei professionisti
La risposta dell’ASSOCIAZIONE MARCHE V REGIO (Guide Turistiche Ascoli Piceno), FEDERAGIT (Federazione Italiana Guide Turistiche, accompagnatori turistici e interpreti) e MA.G.I.A (Associazione Guide Turistiche e Naturalistiche delle Marche) a progetti che si reggono sui “ciceroni fai da te” è arrivata puntuale.
In maniera corale hanno ricordato che:
1. “Le figure professionali sono disciplinate dalla normativa regionale e dalla pur discussa legge sul turismo (97/2013) che estende l’abilitazione delle guide a tutto il territorio nazionale”.
2. “Le guide turistiche e le altre figure professionali, attualmente operanti nel nostro territorio, sono le uniche che possono garantire la qualità e la professionalità dei servizi offerti, permettendo il corretto approccio con il vasto patrimonio storico-artistico, culturale, ambientale ed enogastronomico della Provincia e della Regione”.
Inoltre bisogna sapere che i professionisti del settore si distinguono sulla base della loro competenza e della specializzazione in:
1. Guide turistiche;
2. guide ambientali escursionistiche;
3. accompagnatori turistici;
4. interpreti;
5. tecnici di comunicazione;
6. marketing turistico.
Per quanto riguarda il progetto Social Cicero, le tre associazioni hanno dichiarato:
“Ci stupisce che la Fondazione Carisap, ente da sempre attento alle esigenze di sviluppo del territorio, abbia inteso concedere un cospicuo finanziamento a un progetto che affronta un tema importante, come quello dell’accoglienza turistica, in modo a nostro avviso, molto superficiale!
Basta solo leggere l’incipit del progetto per rendersene conto. Il termine potenziali guide turistiche dice già tutto. Tale approccio sembra vanificare gli sforzi che noi professionisti mettiamo in campo da anni per una corretta divulgazione del patrimonio locale. Eppure, si sarebbe potuto facilmente evitare di incorrere in errori così grossolani, semplicemente rispettando la regola fondamentale di ogni progetto di promozione turistica, che è quella di coinvolgere sin dall’inizio tutti gli stakeholders del settore!”