Tennis, l’anno che sta per volgere al termine ha messo in evidenza un talento ascolano della racchetta: Stefano Travaglia. Classe’91, la scorsa estate ha sconfitto il miglior tennista italiano, Fabio Fognini. Travaglia ci ha fatto un bilancio del suo 2017, con un sguardo rivolto ovviamente al 2018.
Com’è nata la passione per il tennis?
“La mia passione per il tennis è nata grazie a mia madre Simonetta Bozzano e mio padre Enzo Travaglia. Ogni giorno mi portavano a giocare alla Mondadori di Ascoli Piceno. Li praticavo molti altri sport oltre al tennis insieme a tanti altri bambini. Piano piano ho iniziato a giocare sempre più a tennis facendolo diventare quindi il mio sport preferito, mettendo da parte le altre discipline”.
Raccontaci in breve, la tua carriera?
“La mia carriera è iniziata nel 2008 dove a Torre del Greco in un torneo internazionale presi il mio primo Punto ATP e entrai nella classifica mondiale dei giocatori professionisti. Poi mi sono trasferito 3 anni in sud America per migliorare il gioco sulla terra battuta e per fare esperienza a livello di gioco dato che in Europa non vi erano tanti tornei a suo tempo rispetto al sud America e centro America . Nel novembre del 2010 arriva il primo successo internazionale in Chile.
Nel 2011 mi sono infortunato al braccio destro e sono dovuto stare fermo 1 anno completo. Al rientro sono ripartito da zero e nel novembre 2014 arrivai a raggiungere la posizione 194 del mondo. Ci sono stati due anni un po’ difficili dove non sono riuscito a raggiungere grandi risultati chiudendo la stagione sempre intorno al numero 350. Fino ad arrivare al 2017 che è stato il mio miglior anno in carriera raggiungendo il numero 125 del mondo a settembre e chiudendo la stagione al numero 134. 19 titoli futures itf , 1 titolo challenger ATP, due qualificazioni nei tornei del grande slam e secondo turno di tabellone principale agli us Open 2017”.
Quali sono i tuoi punti di forza e dove, invece, vorresti migliorare?
“I miei punti di forza sono il dritto e il servizio sui quali lavoro costantemente tutti i giorni cercando di farli diventare ancora più determinanti nel mio gioco. Sto lavorando sul rovescio per renderlo un colpo solido senza tralasciare il gioco a rete delle volée che su campi veloci è fondamentale”.
Il 2017 è stato un anno importante per te, non credi?
“Si come detto prima il 2017 è stato un anno molto intenso ricco di soddisfazioni. Primi titoli a livello maggiore ATP e prima vittoria slam in un tabellone principale nonché best ranking al numero 125 ad ottobre dopo gli Us Open .Una stagione bellissima che spero, possa servirmi da punto di partenza per fare ancora meglio nel 2018 e provare a raggiungere obiettivi ancora più grandi” .
Quando hai battuto Fognini, il miglior tennista italiano, che sensazioni ed emozioni hai vissuto?
“Una bellissima vittoria in uno dei 4 tornei più importanti al mondo. Ha dato una gioia immensa a me e a tutta la mia famiglia anche perché è stata trasmessa live in televisione quindi che dire…fantastico!!! Penso sia il sogno di tutti giocare in quei palcoscenici e poi se si vince ancora meglio perché sta a significare che il livello di gioco c ‘è per ambire a scalare la classifica”.
Recentemente hai ricevuto l’oscar come migliore atleta ascolano dell’anno. Un’altra grande soddisfazione per te….
“Al Galà dello Sport sono stato eletto sportivo dell’anno assieme a Romano Fenati. Per me è stato un vero onore ricevere questo premio. Ringrazio chi mi ha consentito di raggiungere un risultato così prestigioso, e la Piceno Gas che da 4 anni mi supporta in tutto e per tutto nella mia disciplina. Sono orgoglioso di poter rappresentare la mia città in giro per il Mondo e voglio continuare a farlo”
Propositi, aspettative e speranze di Travaglia per il 2018?
“L’obiettivo per il 2018 è di raggiungere la top 100 in classifica e mantenerla per essere sicuro di disputare i tornei più prestigiosi al mondo. Ovviamente, sia in allenamento che in campo dovrò dare sempre il massimo”.
Oltre al tennis, cosa piace fare a Stefano Travaglia?
“Mi piace trascorrere il tempo fuori dai campi con la mia famiglia e con la mia fidanzata Maria Paola. Lei, ascolana come me, mi ha aiutato a superare i momenti difficili che ho avuto credendo sempre nel sottoscritto, anche quando le cose non andavano come volevo” .