Libri Immacolata, sta per arrivare il primo assaggio di festa. Il ponte dell’immacolata, tradizionale festa religiosa che è una sorta di “prova generale” del Natale è alle porte.
La tradizione nel nostro territorio è ancora piuttosto sentita e tante sono le leggende che ruotano intorno a queste giornate. Se, infatti, per i Milanesi, il 7 è il giorno dedicato al loro amatissimo Sant’Ambrogio (su Ambrogio il bellissimo libro di Cardini “Contro Ambrogio” è da citare) , vescovo di origine tedesca – che inaugura la fiera egli Obei-Obei.
Non meno sentito, almeno tra le persone più mature è il passaggio della casa di Loreto che secondo la leggenda avrebbe raggiunto la città Marchigiana da Nazareth in volo (tradizione colloca questo transito la notte tra il 9 e il 10 Dicembre per approfondire il nostro libro Lìbrati “L’aratro e la barca”).
Da questi rimandi voglio prendere spunto per il mio percorso di letture settimanali.
Libri Immacolata, le nostre letture
Inizio con un libro legato ad un evento particolare. Il 9 dicembre faremo una presentazione molto importante e di cui sono particolarmente felice. Verrà presentato il libro Ho viaggiato fin qui, una raccolta di esperienze e testimonianze di giovani migranti raccolte da Cristiana Ceci e da Francesco Iarrera.
I due hanno curato questo interessante volume che è nato nel milanese, esattamente a Cinisello Balsamo in collaborazione con una scuola . A dialogare sul libro e sul lavoro di accoglienza e integrazione ci sarà Rosanna Viviani, responsabile della casa “la navicella”, centro per minori non accompagnati facente parte di Ama Aquilone. In un mondo che ha paura di “invasioni” e pieno di pregiudizi sembra non possa esserci spazio per esperienze di incontro positive.
Dobbiamo lottare contro questa narrazione e far conoscere come l’accoglienza e la costruzione di identità nuove passa attraverso il lavoro id realtà come quelle descritte nel libro e che saranno presenti all’iniziativa. In fondo se un vescovo tedesco è il patrono di Milano e la casa più venerata del mondo è dovuta volare via dal martoriato oriente per rifugiarsi nelle Marche, un significato ci sarà, no?
Dopo questo primo volume voglio tenere l’attenzione sul tema della migrazione e allora vi segnalo un libro che parla a bambini di questo argomento: Il viaggio di Sama e Timo. Una notte tua mamma ti sveglia e ti dice che per sopravvivere alla guerra devi scappare via. Cosa fai allora? Semplice. Nascondi sotto il vestito il tuo migliore amico, il gatto Timo, e decidi di portarlo verso la salvezza insieme a te, attraverso il deserto e il mare verso un posto chiamato Europa.
Proseguo con un libro di tutt’altro genere ma che prende spunto dal problema economico e sociale della migrazione per fare una analisi serrata del mondo contemporaneo. Lotta di classe di Zizek, il filosofo più esplosivo degli anni 2000 non fa sconti a nessuno in questo libro che sfata pregiudizi e accusa i potenti. Da leggere.
Alle porte del nostro castello di declinante benessere bussano le miserie del mondo; i suoi conflitti esplodono nelle nostre città. Come leggere questa nuova emergenza continua, il Nuovo Disordine Mondiale? Slavoj Zizek scandaglia qui con il suo stile spietato e diretto i vari fronti che si contrappongono a livello globale: da un lato i conservatori anti-immigrati, dall’altro l’ISIS e la sua barbarie, e nel bel mezzo i progressisti che si fanno promotori del peggio del politicamente corretto e di irrealistiche soluzioni di spalancamento dei confini.
Denunciando parecchi tabù della sinistra, Zizek inserisce le questioni dei rifugiati e del terrorismo in un più ampio quadro, collegandole alle responsabilità militari ed economiche dell’Occidente, alle nuove schiavitù e alle nuove apartheid necessarie all’odierno capitalismo globale, ai fanatismi interni ed esterni all’Occidente.
Se c’è una soluzione a tutto questo, che – avverte Zizek – può sembrare utopica ma è l’unica realistica, è connettere i vari antagonismi interni al sistema capitalistico, matrice responsabile degli attuali conflitti su scala globale, e dare l’avvio a una nuova, rivoluzionaria lotta di classe.
Concludo con un grafic novel, sempre una storia di migrazione, raccontata con le parole e le immagini: Etenesh. “In queste pagine, si fa affresco dell’infamia del nostro mondo, che sacrifica all’egoismo dei privilegi le vite dei nostri simili che hanno l’unica colpa di essere nati nel posto sbagliato”. (dalla prefazione di Moni Ovadia)
Spero che il Natale che si avvicina serva a farci anche un po’ riflettere su queste cose e non solo sui panettoni.
Buone letture e scrivetemi a info@bibliodiversita.it