La modalità di consumare il cibo negli anni è cambiata profondamente, ma non lo è il senso profondo che ha per chi lo consuma: mangiare è condivisione, mangiare è un rituale, è un momento fondamentale delle nostre giornate.
Oggi una delle tendenze gastronomiche più affermate è lo street food che negli anni ha visto cambiare la sua essenza da semplice cibo povero a vera e propria tendenza che sì, è rimasta low cost, ma è un low cost che piace a tutti. Tra le specialità di tutto il mondo che si possono trovare nei food truck di ogni angolo della città ci sono cibi strani e veramente bizzarri.
Gli insetti fritti, particolarmente popolari a Bangkok, ancora in Italia non sono così celebri, ma se si visita la capitale thailandese si troveranno banchetti che li vendono in ogni vicolo e mercato, perché rappresentano una specialità molto gradita dai thailandesi, che solitamente li accompagnano con una birra che esalta il loro gusto salato.
Sempre dalla Thailandia arriva un altro cibo strano, i bachi da seta, uno dei tipi di insetti più nutrienti ricchi di proteine, ferro, calcio e magnesio, venduti in tutti i banchetti della città.
Anche da chi è appassionato di food particolarmente strano, le chapulines sono considerate alquanto disgustose, ma questa specie di cavalletta in alcune zone del Messico viene fritta e condita con lime, aglio e sale. Sembra che i locali le preferiscano alle patatine, che sono considerate tossiche.
Meno disgustoso sicuramente il panino all’aringa che spopola in Olanda, preparato con aringa cruda e marinata, cipolle, cetrioli sott’aceto e salse a piacere, il tutto chiuso in un panino bianco e soffice. Il broodje haring – questo il suo nome in olandese – si può trovare ovunque perché rappresenta una delle specialità locali da assaggiare assolutamente.
Per chi è abituato a considerare le renne soltanto come i simpatici animali aiutanti di Babbo Natale troverà un po’ strano che per gli abitanti dell’Alaska sia uno dei piatti più popolari, precisamente lo è l’hot dog di renna condito con cipolle croccanti e senape, un piatto che viene consumato per riscaldarsi nelle fredde sere invernali e che è entrato a pieno titolo tra le loro specialità preferite di street food.
Che dire dello Stinki tofu, cibo tipico di Taiwan? Stiki significa puzzone, proprio per l’odore poco piacevole che emana, eppure questo tofu fritto è amatissimo per il suo buon sapore che può essere paragonato a quello del gorgonzola italiano.
Per finire la carrellata di cibi strani che si possono consumare on the road, c’è quello che davvero merita il primo posto: la placenta di cervo che per le strade di Shanghai è uno dei piatti più richiesti. Accompagnata da funghi, fiori, pollo nero e tendini, la placenta rende molto gommoso questo brodo così tanto amato.
Insetti, pesci strani e animali che noi difficilmente vediamo come possibile cibo da consumare, ma che rappresentano la storia e le tradizioni di un popolo e che lo street food ci permette di conoscere e di imparare ad amare.