Reddito d’inclusione, si parte, finalmente, dal 1 dicembre. Scopriamo chi può e come fare la domanda.
Reddito d’ inclusione, tutte le informazioni da sapere
Il Rei (Reddito di inclusione) è una delle misure introdotte dal Governo per contrastare la povertà. Sostituisce il sostegno all’inclusione attiva (Sia) e l’assegno di disoccupazione (Asdi). Una circolare Inps appena pubblicata, specifica che dal 1 dicembre sarà possibile fare domanda per ottenere il tale beneficio econcomico. Si tratterà di un progetto personalizzato su misura per la persona in situazione di bisogno. Inizialmente, questa misura riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza dal 5° mese in poi e Over 55. Il contributo andrà dai 190 euro fino ad un massimo di 485 euro al mese, per un totale di 5.824, 80 euro. Il contributo potrà essere erogato per 18 mesi.
Ma da quando verrà erogato il contributo? Esattamente dal 1 gennaio 2018. Entrando nello specifico, potranno effettuare richiesta: coloro che hanno un reddito Isee familiare inferiore a 6000 euro. Per quanto concerne il patrimonio immobiliare, quello diverso dalla casa di abitazione non superiore a 20000 euro e quello mobiliare non eccedente i 6000. Soglia quest’ultima che può salire 2000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10000 euro.
Cos’è la carta Rei?
Dove verrà accreditato questo contributo? Precisamente sulla carta Rei. Si tratta di una tessera che, oltre ad essere utilizzata per prelevare la metà dell’importo erogato ogni mese, è idonea anche all’acquisto di beni. Oltre a ricevere il Rei, le persone in questione verranno inserite in un progetto di reinserimento per tornare nel mondo del lavoro.
Complessivamente il Governo da giugno, quando fu dato il via libera alla nuova misura da parte del Consiglio dei Ministri, ha messo sul piatto 1,7 miliardi di euro destinati a diventare 2 miliardi. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti afferma che complessivamente questo sostegno economico coinvolgerà circa 660mila famiglie, di cui 560mila con figli minorenni.