Questo weekend la nostra Libreria vedrà protagonista la storia con i libri sul Medioevo. Sabato 25 Novembre infatti sarà presentato il nuovo libro di Giovanni Melappioni Temprati dal Destino, secondo capitolo di una saga ambientata nel 1100 e che vede come protagonisti tre coraggiosi uomini d’arme che sfidano le avversità con coraggio e astuzia.
Questa particolare occasione mi ha fatto sorgere l’idea di dedicare questo post al vasto settore dei romanzi storici. L’idea di utilizzare il passato (recente o remoto) come ambientazione per un racconto è sempre stuzzicante sia per il narratore che per il lettore.
Occorre infatti non solo avere capacità come tessitore di trame e dialoghi ma essere capace di creare l’illusione che i personaggi appartengano veramente all’epoca in cui vengono fatti muovere. Troppo spesso, ahimè, leggiamo romanzi ambientati in epoche lontane i cui protagonisti mostrano pensieri e atteggiamenti troppo moderni che rovinano la lettura cerando una strana sensazione di scollamento.
Se questa esigenza non fosse già abbastanza importante è poi da ricordare che la narrazione di storie ambientate nel passato è sempre soggetta anche a un attento controllo delle informazioni storiche. Errori grossolani o minuscoli sono sempre in agguato. Luoghi, oggetti, personaggi non possono “viaggiare nel tempo” e è necessario un lungo lavoro di ricerca delle fonti storiche per essere certi di non fare “gaffe”.
Sono perciò molto contenta dell’incontro con Giovanni Melappioni che oltre che un narratore è anche un vero appassionato e che ha fatto dell’accuratezza storica dei suoi romanzi un punto d’onore. Sabato poi avremo un ulteriore supporto alla parte “storiografica” collegata al romanzo.
Sarà infatti moderatore della serata il prof. Gigi Morganti, apprezzatissimo studiosi del medioevo che ci aiuterà a contestualizzare al meglio il mondo fatto di cavalieri, spade e battaglie che è al centro del nostro libro.
A questo punto, come immaginerete, non posso far a meno di utilizzare questo spazio per suggerirvi alcuni romanzi ambientati nel passato, in particolare nell’epoca medioevale. Si tratta di libri storici (non fantasy che sono tutt’altra faccenda) dove l’età di mezzo che viene raccontata è ricostruita con accortezza e precisione.
Scoprirete così che il medioevo senza i Draghi (tanto amati dai fan di Trono di Spade e affini) è ben più avvincente di qualsiasi regno fantastico. Un’epoca nella quale ribollivano tutti gli ingredienti della modernità, capace di interrogarci nel profondo con le sue questioni legate al senso della vita e al ruolo dell’uomo nel mondo.
Libri sul Medioevo, i miei consigli di lettura
Il primo libro che vi segnalo è un classico che più classico non si può. Mi rendo conto che si tratta di un testo abusato ma parlare di medioevo senza chiamare in causa il mitico Nome della Rosa di Umberto Eco è impossibile.
Non sto a descrivervi il libro (strafamoso) ma vi consiglio di leggerlo (o rileggerlo) con un occhio attento ai particolari. Il protagonista è (se guardate attentamente) terribilmente contemporaneo; forse troppo. Qui sta la genialità dell’autore che ha usato una perfetta ricostruzione storica per fare un gioco di citazioni e rimandi.
Quello che dicevo all’inizio a proposito della coerenza psicologica del personaggio con il suo tempo qui risulta stranamente “sfasata”. In questo caso però non è certo per inaccortezza dello scrittore che invece ha usato questa tecnica proprio per “irretirci” e farci giocare nell’intricato “labirinto dell’interpretazione”. Genio assoluto.
Dopo il romanzo Ziqqurat di Umberto Eco, come spesso è stato definito, vi segnalo un bel libro di un altro grandissimo storico. Il prof. Franco Cardini è autore di innumerevoli saggi ma voglio segnalarvi in questa occasione un suo romanzo molto interessante: Il signore della Paura.
In questo libro scopriremo una delle figure più leggendarie e misteriose del passato: Tamerlano. Dalla quarta di copertina che è già molto avvincente: “Nel giorno di Pasqua dell’Anno del Signore 1403, tra le colline e i boschi presso Firenze, vicino al santuario della Madonna dell’Impruneta patrona della città, affiora da un pozzo una candida statua marmorea della dea Venere. L’evento è salutato con superstiziosa paura da chi vede in quell’idolo pagano un messaggio demoniaco e con gioia da chi invece si sente, in quell’alba del Quattrocento, già toccato dal soffio gentile dell’umanesimo.
Vieri, erede del possente casato dei protettori del santuario mariano, i Buondelmonti, interpreta quel ritrovamento come un presagio che lo riguarda: e parte verso l’Asia lontana, inseguendo le fantasie cavalleresche della giovinezza. Ma forse deve anche compiere una truce faida; e forse è perseguitato da un cocente rimorso.
Nello stesso giorno, un giovane guerriero ghibellino convertito al messaggio francescano, Arrigo, prega nella chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme in cerca di una pace per i propri tormenti interiori e un anziano gentiluomo castigliano si appresta a ricevere dal suo re, grande difensore della Cristianità, una delicata missione diplomatica da compiere presso il Grande Emiro.
I destini di questi tre cavalieri s’intrecciano, prima sulle onde inquiete del Mediterraneo e nei sortilegi delle sue isole e poi in una cavalcata lungo le piste carovaniere della Via della Seta, alla volta della magica Samarcanda del Signore della Paura, il potente e feroce Tamerlano che a sua volta sta cullando un folle sogno: la conquista del Celeste Impero.“
Concludo questo post con un libro un po’ particolare ma che ci aiuterà anche a conoscere l’anima più raffinata del medioevo. Nelle corti dei principi e dei nobili eleganza, lusso e un rigidissimo cerimoniale legato al concetto di “cortesia” era l’elemento fondamentale della vita quotidiana. Vi suggerisco perciò di leggere il bellissimo La dama e l’unicorno di Tracy Chevalier.
Il romanzo è ambientato nel 1490 (ormai siamo nel rinascimento) ma l’atmosfera che si respira nel romanzo è davvero suggestiva e intrisa di rimandi alla sensibilità artistica del tardo medioevo.
Spero di avervi incuriosito, vi aspetto sabato 25 novembre !
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