I contenuti dell’Agenda Onu 2030, il programma d’azione per lo sviluppo sostenibile, sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, filo condutture del quarto e penultimo appuntamento con Marcheuropa. A ospitare i seminari di approfondimento, organizzati dal Consiglio regionale con la collaborazione dell’Istao, è stato questa volta Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.
“Nei precedenti incontri di San Severino, Amandola e Isola del Piano, abbiamo parlato – ha evidenziato il presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo – di territori resilienti di fronte alla tragedia del terremoto, di tecnologie e creatività come leve di un nuovo sviluppo anche per l’Appennino, della sostenibilità come necessità e opportunità in chiave agricola, ambientale e rurale. Qui ad Ascoli Piceno, vogliamo estendere e ampliare il concetto di sostenibilità sia nel senso ambientale, che in termini istituzionali, economici e sociali, fino a delineare le Marche solidali, così abbiamo chiamato questo appuntamento”. Mastrovincenzo ha evidenziato come l’accezione sociale della sostenibilità è quella rimasta più indietro in questi anni. Secondo il presidente “è sempre più chiaro che un mondo che fa proprio fino in fondo l’elemento trasversale e misurabile della sostenibilità è certamente un mondo più solidale, equo, vivibile e umano”.
Marcheuropa 2030
Dopo i saluti di Mario Busti, presidente dell’Università della Pace, che ha illustrato alcune proposte per il territorio, il seminario è entrato nel vivo con la relazione dell’economista Enrico Giovannini sull’Agenda Onu 2030 e i suoi diciassette obiettivi, articolati in 169 “target”, che si fondano sull’integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica). “Abbiamo davanti sfide enormi – ha affermato – e la resilienza è la parola chiave su cui ridefinire le politiche di sviluppo per il futuro”. Secondo Giovannini è necessario “coinvolgere le amministrazioni pubbliche”, cercando di “comprendere le relazioni tra i 17 obiettivi della Agenda 2030” cogliendone tutte le opportunità di “business”. Per l’economista “manca una chiara direzione non solo dei governi nazionali ma anche di quelli locali”. Chiudendo il suo intervento Giovannini ha auspicato l’inserimento nella Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile.
Numerosi gli spunti di riflessione emersi nel corso del seminario che è proseguito con la relazione sull’educazione alla cittadinanza globale per le nuove generazioni di Giovanna Cipollari della Comunità volontari per il mondo e il saluto del sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, che ha evidenziato l’esigenza di sollecitare il “welfare mix”, un impegno “pubblico e non pubblico” nel sociale attraverso l’azione sia del legislatore nazionale sia di quello locale.
Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, vicepresidente nazionale dell’Anci, ha posto l’accento sul ruolo degli enti locali nell’attuazione dell’Agenda 2030 evidenziando come per l’Italia “l’unica strada percorribile per giocarsi un ruolo nel mondo interconnesso è puntare sulla qualità della crescita, il cui indicatore è il benessere equo-sostenibile, che per la prima volta quest’anno – ha sottolineato – è entrato nella legge di bilancio”.
I workshop e la tavola rotonda
Il programma della mattinata è proseguito con tre workshop coordinati dalla vicepresidente della IV commissione regionale, Elena Leonardi (“Il protagonismo giovanile”), il consigliere regionale e componente della I e II, Fabio Urbinati (“Le politiche dell’immigrazione”) e dal vicepresidente della III commissione regionale, Sandro Bisonni (“L’altra economia”). Nel pomeriggio tavola rotonda su “L’agenda Onu 2030: quali indirizzi per il governo territori?”. Hanno partecipato il vicepresidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, il consigliere regionale Luca Marconi, il vicepresidente della II commissione, Pietro Celani, il segretario generale del Centro Alti Studi Europei, Girolamo Valenza e onorevole Ernesto Preziosi (Associazione Argomenti 2000). Conclusioni della vicepresidente della Giunta, Anna Casini, che ha evidenziato come la Regione Marche si stia “muovendo in coerenza con i diciassette obiettivi dell’Agenda 2030, non soltanto nelle materie ambientali ma rendendo coerenti le proprie azioni in tutti i settori”.