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Parma Ascoli le interviste, Bellini: Fiorin e Maresca? Finchè ci sarò io non si toccano

Parma Ascoli le interviste: il presidente Francesco Bellini rafforza le posizioni di Fiorin e Maresca e attacca gli arbitri
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Parma Ascoli le interviste: la pesante sconfitta odierna si analizza nella sala stampa dello stadio Tardini

Parma Ascoli le interviste: parlano Bellini e Giaretta

“Tecnici e Dirigenza in discussione? Non pensateci nemmeno, finché sarò io il Presidente di questa squadra andremo avanti così – tuona il presidente dell’Ascoli Francesco Bellini -. E’ vero che l’Ascoli può fare molto meglio, ma dalla gara di Bari le cose sono peggiorate a causa degli errori arbitrali esordisce il presidente bianconero Francesco Bellini -. Il designatore è Morganti di Ascoli e non vogliamo favori o altro, ma arbitri competenti. Quello di Addae non era fallo, ha preso la palla e l’arbitro lo ha espulso;  c’era un fallo da ultimo uomo di Lucarelli, l’arbitro ci ha dato il rigore ma lo ha solo ammonito il calciatore del Parma.

 La squadra si riprenderà, ma se gli arbitri continuano così faranno un danno a tutta una città non a me personalmente – prosegue Bellini -. Noi non siamo una Società perfetta, una squadra perfetta, ma se rinforziamo la squadra e poi gli arbitri ci penalizzano… Siamo pronti a spendere e investire nel mercato di gennaio, se lo facessimo adesso non prenderemmo le persone giuste.  Oggi abbiamo preso quattro gol dopo che ci hanno buttato fuori Addae. Provvedimenti per Perez? Non prenderò nessun provvedimento, mi dispiace per Perez, ha i nervi a fior di pelle, non è la prima volta con lui, anche gli altri anni ci sono stati episodi simili, queste cose succedono in una squadra”.

Dopo Bellini è toccato al direttore sportivo Cristiano Giaretta analizzare la sconfitta. 

“Il momento è particolarmente delicato e quindi bisogna tenere botta. Prima di tutto facciamo un mea culpa, che è alla base di tutto, delle riflessioni e analisi che faremo stasera al rientro ad Ascoli – dice Giaretta -. Detto questo, da Dirigente devo però fare due valutazioni, una riguardante la conduzione di gara e l’altra relativa agli infortunati: sulla prima dico che se gli arbitri non sono in grado di tenere la concentrazione allora si deve fare qualcosa, se la VAR bisogna portarla anche in B, va fatto subito. Non mi riferisco soltanto ad oggi, ma anche alle partite di Bari o quella col Carpi, in cui Saia ha solo ammonito Nzola per un fallo su Mignanelli, che abbiamo perso per tre mesi.  Saia immagino sia stato sospeso perché da quella gara non ha più arbitrato, mi auguro che accada lo stesso per Giua, che oggi dal 78’ è diventato protagonista assoluto del match estraendo un rosso ad Addae incredibile, non c’era neanche l’ammonizione. Fino a quel momento avevamo messo il Parma in apprensione negli ultimi trenta metri. Poi in occasione del rigore che ci è stato concesso, c’era un fallo da ultimo uomo di Lucarelli, che è stato solo ammonito. E’ bene che il Designatore  Morganti intervenga. Con questo non voglio far passare il messaggio che sia solo questo il nostro problema, dobbiamo lavorare dal punto di vista tecnico, i quattro gol del Parma li abbiamo subiti più per demeriti nostri che per meriti dell’avversario, che comunque è stato bravo a centrare lo specchio della porta e a fare gol.

L’altra riflessione che voglio fare è relativa agli infortuni: in questo momento non abbiamo neppure un briciolo di fortuna, mancano cinque giocatori, la testa non è per nulla libera, si fa fatica, ci dobbiamo sbloccare – continua il diesse -. Favilli dopo 15’ ha sentito pizzicare il ginocchio all’altezza del collaterale, non dovrebbe essere nulla di serio, ma lo valuteremo nelle prossime quarantotto ore. Rosseti ha giocato tutto il secondo tempo con una caviglia gonfia. Il momento è delicato, ma sono fiducioso, per un’ora ho visto un buon Ascoli contro un Parma costruito per ‘asfaltare’ il campionato di B.  A fine gara ho detto ai ragazzi di restare a testa alta, continuare a lottare, la strada ce la stiamo complicando noi, ma non è questo il vero Ascoli. E’ chiaro che senza cinque titolari è difficile”.

 
 
 
 
 
 
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