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Polemica Bellini-Ultras, la telenovela va avanti. Il comunicato di ieri diramato dai gruppi organizzati della Curva Sud ha rinfocolato critiche che in realtà, non si sono mai sopite verso la dirigenza bianconera. Il Patron nella serata dell’8 novembre ha risposto alle accuse dei tifosi, attraverso una nota diffusa sul sito dell’Ascoli Picchio. Un argomento che torna d’attualità, a pochi giorni da una delle gare più importanti del campionato dei bianconeri, quella di domenica contro il Foggia. Scopriamo insieme il pensiero di alcuni sostenitori del Picchio

Polemica Bellini-Ultras, queste le opinioni di alcuni tifosi

“Credo si tratti di una polemica esagerata – spiega Walter Celani -. Alcune ragioni esposte dai tifosi sono valide, ma a mio avviso, il comunicato è troppo forte. E’ necessario trovare un punto d’ incontro altrimenti chi rimane danneggiata è la squadra per mancanza di serenità”.

“Personalmente sono davvero demoralizzato da questa società. – afferma Enzo Rozzi -. Troppe le promesse non mantenute e ora ci ritroviamo ultimi in classifica. Non ce l’ho assolutamente con il presidente Bellini, ma con tutti coloro che gli ruotano intorno. Ho l’impressione che alcuni di questi non siano li per il bene dell’Ascoli Picchio, ma solo per un loro tornaconto personale. Amo l’Ascoli ho dato e darò sempre anima e cuore per questa maglia, e questa situazione mi fa davvero male”.

 “Non mi interessano molto le vicende societarie. A me interessa la squadra e il suo allenatore – tuona Mariano Amabili -. La tifoseria organizzata ha ragione, d’altronde non si chiamerebbe ultras, ma la situazione non mi sembra catastrofica . Basta vincere due partite e ci si ritrova nei play off ! Preferisco una società sana, che paga i giocatori, l’ allenatore, gli impiegati, ecc… Va bene la contestazione, affinché nel mercato di gennaio si faccia qualche sforzo per rafforzare la rosa. Fino a quando mi divertirò a veder giocare questa squadra, non contesterò mai. Se dovessi vedere i nostri giocatori non dare almeno la sufficienza sul campo, sarò in prima linea a protestare.

Nel gioco delle parti ci sta che una parte della curva contesti – incalza Amabili -. E’ altrettanto vero però, che bisogna dare ancora tempo a questa società di ‘ lavorare ‘ e alla squadra di crescere. Tanti amici del sottoscritto hanno riconosciuto che il gioco della compagine bianconera è piacevole. Lasciamo lavorare tutti e a fine gennaio tireremo le somme . Per ora, solo vero tifo”.

“Sono pienamente d accordo con i tifosi e con il loro comunicato – dice Federica Agostini – . Spero vivamente che torni molto presto il presidente Bellini per fare chiarezza sui ruoli e sulle varie competenze da affidare ai soci. Gli appassionati del Picchio sono arrabbiati perchè la classifica bianconera, seppure non veritiera, non è bella. La squadra in sè non è male, ma ultimamente ho visto poca cattiveria in campo. Nell’ultima gara contro il Carpi, abbiamo disputato un buon primo tempo ma le carenze in difesa e a centrocampo testimoniano come l’allenatore abbia sbagliato diverse scelte, peccando d’ingenuità”.
 
” In merito al comunicato ritengo che sia stato si sbagliato nelle tempistiche, ma non nel senso che sia stato prematuro come ha detto qualcuno, al contrario credo sia tardivo – dichiara Enrico Erbaggi -. Sono tre anni che dietro la parola ‘programmazione’ forse si nasconde una gestione improvvisata. Stagione dopo stagione siamo rimasti praticamente quasi sempre delusi dagli investimenti fatti sull’organico. Le salvezze ottenute sono frutto di finali di campionato ‘thrilling’ che se davvero fossero stati programmati sarebbero davvero degni di nomination all’ oscar per la sceneggiatura.
 
I tifosi, con la tecnica del “se non vi sta bene vado via” – continua Erbaggi –  sembravano ormai quasi essersi rassegnati a non capirci nulla della squadra e di quanto stesse accadendo in società pur di mantenere la categoria. Proprio questo è stato l’autogol della società: ultimi in una seppur corta classifica, a questo punto anche il mantenimento della categoria pare fortemente a rischio…e allora tutto precipita. La situazione non è irrecuperabile, ma prima si fa chiarezza e si cerca di cambiare rotta e meglio è”.
 
“La tifoseria ha pienamente ragione, anzi, un comunicato del genere me lo sarei aspettato il giorno dopo la chiusura del mercato estivo – commenta Alberto Fiori -. Probabilmente questa società non ha al suo interno una persona calcisticamente competente. Si fanno tentativi su tentativi sperando che prima o poi venga fuori qualcosa di buono ma purtroppo la fortuna non è sempre amica. Per due anni la dea bendata ci ha salvato, sarà così anche quest’anno? Bisogna fare assolutamente chiarezza sui ruoli dei soci ascolani: sono con Bellini o no? Una volta per tutte vogliamo saperlo, se questa società è trasparente come dichiara. L’unica cosa da salvare almeno finora è l’unità della squadra, dello spogliatoio, ma se i risultati continueranno ad essere questi quanto durerà?”.
 
“C’è da chiarire un concetto: Bellini è il padrone assoluto, come lo era Benigni. Per cui, urge un confronto tra la piazza e la guida societaria. Se questo verrà a mancare, il calcio ad Ascoli è a rischio – dice senza mezzi termini Emanuele Malabelli -. Inoltre è finita la storia degli schieramenti tra filo-Bellini e detrattori, come un’aspra guerra tra due fazioni: tutti amiamo l’Ascoli Picchio. Il tifoso coerente valuta situazione caso per caso, né difende a spada tratta la società né la attacca a priori. Purtroppo il comunicato degli ultras conferma i miei presentimenti: siamo di fronte ad una s.p.a. di buon livello ma che dal punto di vista tecnico si prende dei rischi non da poco. La testimonianza di ciò è stata la scelta di affrontare un altro campionato di cadetteria con una guida tecnica alla prima esperienza e con tanti giovani esordienti nella categoria, con il rischio di non centrare la salvezza”.
“Per quanto riguarda il comunicato degli Ultras, sono d’accordo sui contenuti ma non nella forma e nella tempistica – dice Mauro Mindoli -. Per me si doveva aspettare dopo la sfida col Foggia. Inoltre non è giusto usare frasi come società indegna. Non capisco come mai bacchettino Cardinaletti. Se anche venisse sostituito da un’altra figura, cosa possiamo aspettarci di meglio? Spostandomi al presidente Bellini ha effettuato belle operazioni: ha fatto ripartire la squadra dalla Lega Pro, grazie al fallimento pilotato. Quasi tutti i giocatori del Picchio sono di proprietà, e ha investito nello stadio e nel Picchio Village. Ma venendo al campo. la squadra farà molta fatica ad arrivare ai play out secondo me.
 
Fiorin e il suo vice Maresca, seppure esordienti, stanno facendo il possibile – prosegue Mindoli –  ma a gennaio servono almeno tre elementi di categoria. L’ascolano poi, era abituato a vedere un presidente sanguigno, che soffriva per una eventuale sconfitta della squadra o che, al contrario andava in Curva Sud e faceva il giro del campo. Ecco, non dico che Bellini debba indossare i calzini rossi e scendere in campo, ma un migliore rapporto con la Curva sarebbe auspicabile”.

 

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