Prorogata al 20 novembre la scadenza per la presentazione delle richieste di accesso ai benefici fiscali e contributivi della cosiddetta Zona Franca Urbana. Soddisfatta Confindustria Centro Adriatico che con questo passaggio vede conclusosi positivamente il pressing fatto in questi mesi nei confronti delle istituzioni.
La proroga
La richiesta di proroga avanzata più volte da Confindustria, è stata riproposta con forza anche in occasione del seminario tecnico organizzato lo scorso 26 ottobre ad Ascoli Piceno con i tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico e di Invitalia. Nei fatti si raddoppia il termine a disposizione delle imprese per la presentazione delle richieste di agevolazione.
Per le imprese ed i loro consulenti quindi più tempo per prendere dimestichezza con la piattaforma telematica del Ministero dello Sviluppo Economico, per verificare i requisiti soggettivi ed oggettivi previsti per l’accesso alle agevolazioni, per stimare con attenzione gli importi dei carichi fiscali e contributivi da richiedere al Ministero e per calcolare puntualmente il proprio plafond de minimis disponibile.
L’obiettivo di Confidustria
“Siamo contenti della proroga relativa alla scadenza per la Zona Franca Urbana che abbiamo fortemente voluto visti i numerosi dubbi interpretativi della norma che siamo riusciti solo da pochi giorni a risolvere. – ha affermato Simone Mariani, presidente di Confindustria Centro Adriatico – Due settimane in più sono importanti anche per verificare con il Governo e il Parlamento la possibilità all’interno della Legge di Bilancio di prorogare di almeno un anno le scadenze di tutti gli adempimenti fiscali e contributivi nell’area del cratere e di modificare in corsa anche l’impianto normativo della stessa zona franca urbana che va da subito estesa alle imprese che si insedieranno fino al 31 dicembre 2020 e potenziata con l’eliminazione del requisito del 25% di riduzione del fatturato. La priorità oggi – ha concluso – è quella di supportare adeguatamente il sistema delle imprese con misure e provvedimenti straordinari finalizzati alla ripartenza economica e sociale delle aree colpite dal sisma”.