Mercoledì 8 Novembre alle ore 21 ad Ascoli Piceno presso l’auditorium Silvano Montevecchi si terrà un interessante dialogo tra Fausto Bertinotti – presidente della fondazione “Cercare ancora” – e Andrea Simoncini – docente di Diritto Costituzionale presso l’università degli studi di Firenze – organizzato dal Centro Culturale Clemente Rebora.
Perché questo incontro
L’idea di questo incontro è nata in maniera imprevista a partire dal Meeting di Rimini, dove Bertinotti e Simoncini si sono trovati a dialogare sul titolo dell’annuale appuntamento riminese: “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo”.
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In quest’epoca di “crollo delle evidenze”, in una “società liquida” e sempre più smarrita, la reazione più istintiva che vediamo in noi ed intorno a noi è quella di una chiusura, in cui l’altro, il diverso, diventa una minaccia a quelle poche certezze che ci rimangono in mano e che dobbiamo provare, ad ogni costo, a trattenere e difendere. Ciò che invece ha colpito dell’incontro tra Bertinotti e Simoncini è stata la libertà del dialogo nato tra i due relatori (pur partendo da storia e tradizioni molto diverse), in cui era evidente il bisogno impellente di un incontro, di un paragone e la certezza che nell’incontro con l’altro si conosce di più sé, si scopre di più chi si è, la propria storia e il proprio compito nel mondo.
Ideologia e tradizione
Dunque l’incontro proposto ad Ascoli Piceno – dal titolo “Ideologia e tradizione“ – intende proseguire il tema introdotto al meeting di Rimini, ovvero capire di più che valore ha oggi la tradizione e se può ancora essere un contributo. Capire che cosa occorre affinché le conquiste del passato in qualsiasi campo (e che oggi sembrano crollare) non rimangano carne morta o un peso di cui disfarsi, ma possano aiutare ad illuminare il presente. Questo lo si avverte come decisivo per la nostra storia, per cui ci si accorge che se non rivive oggi, dentro circostanze e forme diverse, lo stesso avvenimento che ci ha affascinato all’inizio, il cristianesimo rimane una scatola vuota inutile per noi e per il mondo. È questa stessa esigenza mostrata da Fausto Bertinotti rispetto alla sua storia e tradizione che ci ha spinto a proseguire il dialogo.
