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Nelle Marche cresce del 5% il numero di imprese agricole ed alimentari condotte da giovani under 35 che vedono nel cibo nuove e interessanti prospettive di futuro dai campi alla tavola. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere relativi ai primi sei mesi del 2017 che evidenziano la forte attrattività del settore per le nuove generazioni.

Sempre più giovane nelle campagne

I giovani, sottolinea la Coldiretti, prima e meglio di altri, hanno capito che il territorio per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina. E intanto la schiera di aspiranti imprenditori sembra destinata a crescere.

La passione inizia a scuola

Le Secondo un’analisi Coldiretti su dati dell’Ufficio Scolastico regionale delle Marche, gli iscritti all’attuale anno scolastico per gli istituti agrari sono aumentati del 21 per cento nel confronto con il 2016. L’Italia è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura hanno di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese under 35 che opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Boom di imprese

Il risultato è che, conclude la Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.

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