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Riunito il Comitato di sorveglianza del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), organismo che ha il compito di controllare l’attuazione e i progressi compiuti nell’ambito della programmazione 2014-2020. La riunione era dedicata all’esame del documento che stanzia i nuovi fondi terremoto 248 milioni aggiuntivi messi a disposizione dall’Unione europea per i territori marchigiani colpiti dal terremoto.

I fondi terremoto dall’Unione europea

Al proposta di riprogrammazione del Por Fesr deriva dall’assegnazione alla Regione Marche di una quota del 62%, pari a complessivi 248 milioni di euro, su un totale, per le quattro regioni coinvolte, di 400 milioni. Somma da destinare, in maniera prioritaria, a interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici “strategici e rilevanti pubblici” ubicati nelle aree maggiormente a rischio, con particolare riferimento alle scuole, attraverso la valutazione di vulnerabilità sismica.

“Si è trattato di un appuntamento importante, necessario a far arrivare, entro gennaio, queste risorse e renderle spendibili nei territori colpiti dal sisma, con priorità ai Comuni del cratere. – ha commentato l’assessora alle attività Produttive, Manuela Bora – Conclude una settimana che ci ha visti impegnati, come Giunta regionale, negli incontri di lunedì scorso nelle diverse assemblee dei sindaci che si sono tenute nelle tre province colpite dal sisma. Insieme alla vicepresidente Anna Casini, all’incontro di Ascoli abbiamo condiviso le linee di intervento su cui stiamo concentrando le risorse Fesr, a cui si aggiungono circa 160 milioni di risorse del Psr Marche 2014-2020″.

Per la rinascita dei territori

“Un pacchetto consistente di opportunità che accompagna la rinascita dei territori, in quanto la ricostruzione ha bisogno della riprese economica e del rilancio produttivo per consentire il ritorno delle comunità nei paesi ricostruiti. – ha aggiunto Bora – Quella economica, insieme alla semplificazione normativa e alla ricostruzione dei luoghi di aggregazione, è una delle tre priorità concordate col Governo per favorire la rinascita. L’Europa ci è vicina e renderemo disponibili, a breve, i fondi di solidarietà aggiuntivi concessi”.

Per le Marche

I 248 milioni vanno utilizzati con i criteri stabiliti dalla Commissione europea e in una nota della Regione viene spiegato come. Cento milioni per il sostegno alle imprese marchigiane attraverso la valorizzazione economica dell’innovazione, supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo, aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento di processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali, miglioramento dell’accesso al credito. I Comuni hanno a disposizione un centinaio di milioni per la riduzione del rischio sismico e il contenimento dei consumi energetici, 11 milioni per la mobilità sostenibile nelle aree urbane, 8 milioni per la riduzione del rischio idrogeologico e oltre 20 milioni per il turismo e la promozione del territorio, interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale nelle aree di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo.

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