Lunedì 2 ottobre si sono tenute le assemblee dei sindaci delle tre province marchigiane colpite dal sisma che ha devastato il Centro Italia fra il 2016 e il 2017, al centro del dibattito i fondi terremoto versati dall’Unione Europea.
Nel corso delle assemblee è stato comunicato l’ammontare dei fondi che l’Europa ha messo a disposizione della Regione Marche per un ammontare complessivo di 408 milioni di euro: 248 milioni di risorse aggiuntive di fondi per il sostegno a imprese, turismo e mobilità sostenibile e 160 milioni di euro in più per l’agricoltura.
Alla Regione Marche sono stati assegnati 248 milioni di euro aggiuntivi di fondi terremoto europei POR FESR da devolvere ai territori colpiti dal terremoto. Si tratta ovviamente di risorse da utilizzare con criteri stabiliti dalla Commissione Europea.
I fondi terremoto, l’uso che se ne farà
100 milioni andranno a sostenere le imprese marchigiane che hanno subito le conseguenze del terremoto attraverso:
- valorizzazione economica dell’innovazione,
- supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo,
- aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili,
- accompagnamento di processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale,
- consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali,
- miglioramento dell’accesso al credito.
Ai Comuni che hanno subito il terremoto, invece, verranno versati:
- 50 milioni per la riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche;
- 11 milioni per la mobilità sostenibile nelle aree urbane;
- 8 milioni per la riduzione del rischio idrogeologico;
- 50 milioni per la riduzione del rischio sismico;
- oltre 20 milioni per il turismo e la promozione del territorio attraverso interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere nuovi processi di sviluppo.
Durante la riunione gli assessori Cesetti a Fermo, Sciapichetti a Macerata e Casini ad Ascoli Piceno, hanno spiegato l’ordinanza che riguarda il Durc di congruità.
L’Ufficio speciale per la ricostruzione infatti richiederà il documento a tutte le imprese edili che realizzeranno i progetti di ricostruzione. Tali imprese dovranno essere in regola non solo con il Durc – Documento Unico di Regolarità Contributiva, ossia l’attestazione dell’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile – ma anche con il Durc di congruità che certifica il numero dei lavoratori conformi per svolgere quella determinata attività.
“Un provvedimento” hanno spiegano “che permette di combattere il lavoro nero, il caporalato e le infiltrazioni mafiose”.
L’ultimo punto all’ordine del giorno riguardava i 4 milioni di euro di donazioni degli sms solidali. Fino ad ora non sono state assegnate, ma il commissario straordinario ha deciso che attribuirà presto le elargizioni alle Regioni depauperate dal terremoto. Tali fondi verranno destinati a progetti comunali inerenti la realizzazione di spazi sociali.