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In questi ultimi giorni i sindaci di Amatrice e di Arquata hanno sollevato la questione di dove siano finiti gli euro donati dagli italiani attraverso la campagna degli sms solidali.

Tutte le agenzie giornalistiche hanno ripreso le affermazioni dei primi cittadini del cratere e hanno provato a capire meglio i fatti attivando un tam tam mediatico che ha provocato sdegno da parte dei vari lettori e anche molte incomprensioni.

La Protezione Civile ci tiene a ribadire che nessun euro donato dagli italiani è sparito e che i circa 32 milioni di euro di aiuti alle zone del Centro Italia colpite dal terremoto arriveranno presto a destinazione.

Il grande sbaglio della questione è il fatto che ad oggi nulla è ancora a disposizione dei comuni e numerose sono le controversi nate tra i vari soggetti protagonisti.

Il sistema degli sms solidali e della raccolta fondi

Il sistema di raccolta è identico a quello usato anche dopo il terremoto dell’Abruzzo e quello dell’Emilia.

Una volta terminata la raccolta tramite sms, il fondo è stato trasferimento su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Protezione Civile che, dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Comitato dei Garanti, è responsabile del trasferimento alle regioni colpite dal sisma.

Il Comitato dei Garanti è composto da otto membri scelti dai presidenti delle regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria, dal Commissario straordinario per la ricostruzione, oltre che dal Dipartimento stesso con l’obiettivo di assicurare la supervisione alla gestione delle donazioni fatte dagli italiani in seguito al terremoto.

Il 17 luglio 2017: l’approvazione dei progetti solidali

Il Comitato dei Garanti si è riunito lo scorso 17 luglio 2017 approvando un elenco di progetti verso i quali destinare i fondi raccolti. Prontamente cancellato dalla seduta l’ipotesi di destinare e finanziare una importante cifra per il progetto riguardante la realizzazione di una pista ciclabile Civitanova – Sarnano. In fase di approvazione restano ancora i tre milioni di euro destinati dalla Regione Marche a riaprire la grotta sudatoria di Acquasanta Terme, questione che ha sollevato un polverone mediatico arrivando nei talk show delle prime reti televisive. Approvato, ma sotto forti critiche del Sindaco Pirozzi, il progetto destinato all’edilizia scolastica laziale di Collevecchio che non ha avuto danni ed è fuori dal cratere.

Il sindaco di Acquasanta e la grotta sudatoria

Sante Stangoni, Sindaco del comune di Acquasanta Terme, conferma e ribadisce la sua linea affermando che la riapertura della grotta sudatoria è un’opportunità di rilancio economico ed occupazionale del territorio acquasantano e non solo, ne risentirebbe l’intera economia della vallata.

Per i cittadini ci sono ordinanze e decreti che permettono loro di usufruire del contributo statale per ristrutturare la propria casa.

I dubbi del coordinamento dei comitati del terremoto

Forti dubbi e richieste di chiarezza giungono dal Coordinamento dei Comitati del Terremoto Centro Italia secondo il quale i conti non tornano, mancano all’appello circa 4 milioni di euro tra i fondi stanziati (e in fase di approvazione) destinati ai progetti e i circa 32 milioni raccolti.

Altra questione che solleva i dubbi del coordinamento è il fatto che oltre il 35% delle somme raccolte con gli sms solidali vengano destinate agli edifici scolastici quando con l’ordinanza n. 33 dell’11 luglio 2017, il Commissario ha attribuito per le stesse finalità oltre 231 milioni di euro.

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