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La sicurezza stradale parte da fermi, a motore spento; gli pneumatici sono il punto di contatto (e di frenata, se necessario) tra il veicolo sul quale viaggiamo e l’asfalto; è necessario fare un controllo periodico del loro stato di consumo, a maggior ragione in questo periodo prima del 15 novembre, data di passaggio obbligata per legge alla pneumatici invernali (un discorso a parte meritano le mescole “All season”, sigla “M+S” che devono rispettare codici di carico e velocità superiori a quelle indicate nel libretto di circolazione).

Tuttavia, c’è un limite al di sotto del quale il Codice della strada obbliga a fare un pit-stop dal gommista: lo spessore è 1,6 mm per gli incavi del battistrada; notoriamente, la maggior parte degli addetti ai lavori consiglia di non scendere al di sotto dei 2,5 mm e dei 4 mm se utilizziamo la gomma con asfalto bagnato. La prudenza consiglia di effettuare un cambio gomme ogni 50 mila km percorsi.

Allungare la vita delle gomme si può, con uno stile di guida rilassato (no a brusche frenate e ripartenze) e tenendo la vettura al chiuso in garage, così da evitare il contatto con gli agenti atmosferici. Al sopraggiungere del maltempo, se riponete le gomme estive ricordatevi di questi accorgimenti: gomme con cerchi in lega, non in verticale ma appesi; gomme senza cerchio, invece, sempre in verticale e ruotate una volta al mese.

Non resta che il quesito se sia meglio montare ogni volta una gomma di tipo invernale (per ghiaccio e neve) o orientarsi sugli pneumatici per tutte le stagioni, non esiste una risposta valida per tutte le circostanze, ma a livello di prestazioni quelli da neve resistono meglio anche sotto i 7° e hanno delle aderenze maggiori su fondo sdrucciolevole grazie ai disegni lamellari e una mescola con più silicio che mantiene la gomma morbida e modellabile sull’asfalto anche con temperature rigide.

Tutti i colossi del settore (Michelin, Goodyear, Nokian, Pirelli) hanno messo in commercio modelli di gomme termiche di categoria “W” (fino a 270 km/H), spingendosi in alcuni casi alla “Y” (300 km/H).

Gli pneumatici “4 stagioni” sono legali per 365 giorni ed esentano dal cambio gomme (e relativa spesa) ma sono concepiti per funzionare bene in entrambi i periodi dell’anno con la conseguenza che in estate si usurano di più e d’inverno non sopportano rigidità estreme oltre i 7°.

D’altro canto, la crisi picchia e nel 2016 i consumatori italiani hanno optato per la soluzione “gomma sempreverde” fino a raggiungere il 25% del mercato. Numeri ancora lontani dagli Usa, dove le vetture di serie sono già vendute su gomme “4 stagioni”.

 

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