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Terzo settore: nasce il progetto Professione Centimetro Zero
E’ stato presentato il progetto Professione Centimetro Zero, lanciato dalla Locanda del Terzo Settore di Spinetoli (AP) insieme alla Fondazione Carisap.
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Emidio Mandozzi e Roberta D’Emidio hanno iniziato la conferenza legata al progetto Professione Centimetro Zero spiegando l’origine del nome della cooperativa da loro rappresentata. Dopo aver pensato a lungo, l’idea è scaturita proprio da uno dei ragazzi del centro diurno. Non ha un significato specifico. Rappresenta, tuttavia, l’obiettivo della cooperativa sociale: rendere le persone con disabilità non solo i veri protagonisti del loro progetto di vita, ma anche dei cittadini adeguatamente inseriti nella società tramite proposte, idee, competenze e potenzialità lavorative.
Entrambi hanno ricordato che oggi si tende ad abusare della parola diversità con un tono denso di pietismo e compassione. La cooperativa Ucof, invece, intende affiancare all’immagine del ragazzo disabile termini più dignitosi come rispetto e integrazione. Desidera portare avanti quella sfida educativa nata con la Locanda del Terzo Settore e offrire ai ragazzi delle prospettive professionali non tanto legate alle agevolazioni delle cosiddette categorie protette, ma a delle competenze sviluppate mediante riconosciuti corsi formativi. Da questa considerazione è germinata l’idea del progetto Professione Centimetro Zero.
Collocare in maniera seria ed efficace le persone disabili che in caso di una vita passiva tendono a regredire rapidamente, significa valorizzare la loro esistenza, riconoscergli doti umane e professionali, offrire loro l’opportunità di sentirsi utili per la collettività e rendere maggiormente sereni i genitori, spesso intimoriti da un futuro incerto. Come ha affermato lo scrittore Giuseppe Pontiggia “l’angoscia per il domani, non abbandona mai chi ha un figlio disabile”.
La dignità lavorativa e percorsi di meditazione hanno già aiutato tanti ragazzi a oltrepassare quelle difficoltà che tendono a sfociare in grave disagio emotivo. Il progetto Professione Centimetro Zero ricorda un altro pensiero di Pontiggia: “Queste persone nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita”.