L’ultimo post di luglio vuole essere un invito alla lettura declinato al mondo della saggistica. Settore considerato a torto complicato e inadatto alla lettura per “divertissement” può invece nascondere piccole e grandi meraviglie.
La saggistica è un settore complicato. Troppo facile per gli addetti ai lavori (molto spesso i saggi sono divulgativi e fanno storcere il naso agli esperti) e troppo complesso per chi cerca nella lettura soprattutto il godimento della narrazione, rischia di essere una tipologia di libro poco amata e poco seguita.
Devo essere onesta, io adoro i saggi. Sono una lettrice onnivora e curiosa e molto spesso mi affascina più un saggio storico o d’arte che un romanzo.
Sarà per la mia storia personale (imprinting, come le paperelle di Lorenz, a 5 anni con Piero Angela e Quark non stop a casa dei nonni) o per una sorta di amore e devozione per la realtà dei fatti piuttosto che per le invenzioni (sono una dei quelli che trova il fantasy noioso senza possibilità di riscatto a parte qualche fulgida – e teologica – pagina del “Silmarillion” di Tolkien), ma i saggi sono il mio pane quotidiano, dalla storia, al costume, alla comunicazione.
Ecco perché in questo post che più estivo non si può voglio provarmi a consigliare libri di saggistica sperando di infrangere il muro di gomma degli appassionati di romanzi che di solito snobbano questo genere più prosaico.
I saggi, una precisazione
Ovviamente nel mondo della saggistica occorre fare delle distinzioni. Come esistono romanzi molto impegnati e considerati altissima letteratura e romanzi “leggeri”, anche tra i libri che ci spiegano il mondo i livelli possono essere diversi.
Non vi proporrò in questo post cose molto complicate o troppo approfondite, anche perché alcuni testi sono davvero specialistici e richiedono una lettura con vocabolario e matita a portata di mano e non credo rientrino nelle corde di tutti.
Qui sotto troverete saggi eleganti e ben fatti che tuttavia non affaticano la lettura e possono con facilità essere portati con voi per un piacevole momento di lettura anche in vacanza.
I consigli di lettura, la saggistica d’estate
Inizio con alcune lettura recenti che nascono da esigenze personali. Tra pochi giorni me ne andrò in vacanza nella bella Londra e ho trovato una bellissima lettura che consiglio di cuore.
Si tratta del libro del grande scrittore Peter Ackroyd (uno dei più importanti intellettuali bristannici) che ha scritto, in onore della sua città, il curioso “Londra. Una biografia”. Si tratta di una vera Biografia della capitale britannica che, come una persona viva, ha un’identità unica e complessa sulla quale occorre fare luce attraverso una conoscenza più approfondita della storia e della cultura locale. Un gustoso pre-viaggio.
Proseguo saltando dai libri di viaggio, appena citati, a un altro grande settore della saggistica, ricco delle più meravigliose chicche: il settore dedicato all’arte.
Se è vero che pittura e scrittura sono due modi di raccontare il mondo i saggi sulla pittura sono una sorta di matrimonio tra i due linguaggi. Un bel testo abbastanza recente è il volume “Gli occhi di Rembrandt”.
Il grande maestro olandese ci viene incontro con tutto lo splendore dei suoi indimenticabili quadri. Passione e dolore, il successo e il tracollo di un uomo che visse in pieno il più straordinario momento della pittura europea (niente contro il rinascimento ma personalmente l’arte e i pittori del ‘600 li sento più vicini alla sensibilità contemporanea) sono raccontati con attenzione e empatia.
Bel libro soprattutto se pensate a una gita nei dintorni di Amsterdam.
Aggiungo a questo elenco un libro di un autore che amo molto.
Si tratta del filosofo Byung-Chul Han di cui è appena uscito l’ultimo libro “L’espulsione dell’Altro” come nei libri precedenti (“nello sciame” e “la società della trasparenza”) anche in questo libro si analizza il modo in cui le nuove tecnologie digitali hanno modificato il nostro rapporto con il mondo e con gli altri. In una società che vede le persone come consumatori o nemici ogni diversità è un pericolo.
Occorre ritrovare e riconoscere l’importanza destabilizzante dell’incontro con l’Altro come diverso da sé per ricreare un mondo di rapporti veri. Libro piccolo ma tosto.
Concludo con un saggio di psicologia che mi incuriosisce e che leggerò in questi giorni: “Non avrai altro dio all’infuori di te” di Chiara Lalli. Il libro parla del fenomeno dei “mitomani” che l’uso dei social ha ingigantito.
La vanità personale e la voglia di emergere come esperti nei vari settori della vita è sempre stata un difetto diffuso. Il potere dei social network ha trasformato i soggetti affetti da questa mania “dell’apparire” e “del dire la propria” in fenomeni virali. Con tutte le conseguenze che una simile sovraesposizione può portare.
Utile volume per capire in che mondo viviamo.
Spero che queste letture “diverse” (o diverse letture come si chiama la nostra rubrica) siano un piacevole e fruttuoso diversivo !
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