Far emergere il lavoro nero e salvaguardare le imprese che, pur fra mille difficoltà, rispettano le regole, questa è la mission della Cna Picena e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ascoli in sinergia per gli interessi delle imprese e dei consumatori. A cominciare da un problema che si riacutizza con l’arrivo della stagione estiva, ovvero quello delle lavoro sommerso e irregolare nel settori industriali e commerciali.
Stop alla concorrenza sleale
Riccardo Battisti responsabile servizi alla comunità della Cna Marche ha evidenziato che secondo una stima della Cna regionale delle Marche negli ultimi 10 anni quasi il 40 per cento delle aziende artigiane hanno chiuso i battenti in buona parte perché sopraffatte da concorrenza sleale. “Sostegno alle imprese per un percorso di legalità e rispetto delle regole e piena collaborazione con le istituzioni preposte al far rispettare regole condivise”. Questo, in sintesi, il commento del Presidente e del Direttore della Cna Picena, Luigi Passaretti e Francesco Balloni, che si sono incontrati con la il Capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dottoressa Cristiana di Muzio. All’incontro ha partecipato anche il Responsabile della Vigilanza dottor Claudio Infriccioli.
La mission della Cna
L’allarme della Cna, che comprende anche settori gravemente colpiti dall’abusivismo come autotrasporto, artistico ed estetica, mette l’accento sulla necessità di controlli senza deroghe su aspetti fondamentali come: rispetto delle norme sul lavoro, igiene e sicurezza, corretto utilizzo dei macchinari e dei prodotti a tutela degli addetti delle imprese e dei consumatori. “La difesa della professionalità – è la posizione della Cna Picena – è un elemento imprescindibile di rispetto delle regole, di correttezza e di sicurezza per tutti i cittadini”.