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Si è tenuto ieri ad Ascoli Piceno l’incontro promosso dal settore Enti locali di Forza Italia dal titolo: “Ripartiamo Italia. Aree interne, Calamità naturali: Ricostruiamo il futuro” a cui hanno preso parte i sindaci e gli amministratori locali delle quattro regioni coinvolte dal terremoto dell’agosto 2016. Gli amministratori si sono dati appuntamento per denunciare i ritardi, le insufficienze e l’inadeguatezza delle risposte e l’insopportabile peso di oppressive procedure burocratiche.

Ripartiamo Italia

“Si tratta – ha dichiarato Marcello Fiori, coordinatore nazionale settore Enti Locali di Forza Italia – di una situazione insopportabile , dopo aver subito la tragedia delle vittime e della devastazione  di interi territori ad oltre dieci mesi dal sisma, i cittadini, le imprese e le attività produttive agricole si trovano ancora in situazione drammatica, lo dicono i numeri: sono ancora circa 40 mila i sopralluoghi di agibilità’ sugli edifici da effettuare;  37 mila persone che hanno trovato una casa in affitto per proprio conto; circa 7 mila sugli alberghi della costa; qualche migliaio nei container; meno di 500 persone alloggiate nelle promesse casette di legno”.

Ritardi ei luoghi del sisma

“Su oltre 4 mila casette necessarie ne sono state consegnate circa il 5 per cento. – ha aggiungo Fiori – Altro clamoroso ritardo è quello che riguarda la rimozione delle macerie: di oltre 1 milione e 87 mila tonnellate ne sono state rimosse soltanto 71 mila. Infine sono migliaia le attività produttive e agricole in attesa di una delocalizzazione, ovvero di una sistemazione sicura ove riprendere la propria attività. Questi sono i numeri di un fallimento che sta mettendo in ginocchio l’economia e la possibilità stessa di costruire un futuro alle splendide comunità dell’Italia centrale. E’ necessario che il Parlamento intervenga con grandissima urgenza per rimuovere gli errori relativi alla gestione di questa tragedia: – e ha concluso – si dia fiducia e potere ai sindaci che, sostenuti dal Governo centrale, attraverso il dipartimento alla Protezione civile,  devono diventare protagonisti della gestione di questa fase emergenziale e del progetto di ricostruzione eliminando inutili e farraginosi passaggi burocratici rappresentati dalle competenze confuse delle Regioni e dell’Ufficio del Commissario alla ricostruzione”.

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