La celebre canzone Disney sembra scritta per un gruppo gare che ne ha passate tante e ora si trova fermo ad un bivio tra il lieto fine e la strega cattiva. Il sestiere di Sant’Emidio primeggiava nelle competizioni a Piazza del Popolo con nomi come Giovanni Sansoni, Emidio Trasatti,Ugo Paolini, Francesco Viozzi, Sergio Gaspari, Luigi Capanna e Alessandro Giacobbi tanto da raggiungere una vittoria nella coppia nel 1989 con Pio Massi e Tonino Travaglini. I verde- rossi di Emidio Trasatti vinsero anche una grande squadra nell’edizione del 1993.
Da li seguirono una serie di piazzamenti, un’altalena nelle classifiche cittadine con nomi costanti e diversi. La scissione arrivò non tanto nel gruppo quanto tra Sant’Emidio ed il resto dei sestieri che pian piano fecero il loro ingresso in Fisb (Federazione Italiana Sbandieratori). Entrare in questa nuova realtà significava abbandonare parte della tradizione ascolana, ruote, capriole, figure umane, bandiere in legno pesanti il triplo di quelle in carbonio, nonché il sottostare ad un preciso regolamento tecnico.
Sant’Emidio dice no, non partecipando alle edizioni del 2003, del 2004, presentandosi nel 2005 solo con singolo e piccola, e mancando ancora nel 2006 e nel 2007. Da li inizia una sottile battaglia: c’è chi li considera esaltati, chi stupidi perché non si livellano agli altri, chi ne ha rispetto per avere ancora il coraggio di mantenere le tradizioni. Fatto sta che nel 2009 il singolo si classifica quinto pur con bandiere di legno, così come nel 2010 e nel 2011 la piccola squadra, battendo la Piazzarola in tutti e tre i casi. La vera impresa sarà compiuta da Giacomo Rosati nel 2012 con la conquista di un bronzo sudato quanto inaspettato.
Sul fronte musici la situazione è più complessa con un gruppo chiarine che stenta a decollare e un gruppo tamburi dalle grandi possibilità (data la presenza di batteristi e musicisti di un certo spessore) ma senza un’idea e un obiettivo comune. Tra 2011 e 2012 molti se vanno per poi tornare e abbandonare a fine 2013. Dal 2014 il gruppo riparte, guidato da Alessandro Cipollini, Roberto Castelli e Lorenzo Mancini mentre a capo degli sbandieratori continua il lavoro di Enrico Angelini Marinucci.
Nel 2015 il sestiere di Sant’Emidio entra in Federazione disputando un buon campionato di A3 all’esordio con il singolo quinto, la coppia sesta, la piccola ai piedi del podio, i musici sesti e la grande a pochi centesimi dal primo posto di San Quirico D’Orcia. Sul fronte interno nulla più di un quinto posto nella piccola squadra. Il 2016 sarà l’anno della consapevolezza, della dimostrazione che il duro allenamento prima o poi paga: nella Tenzone Bronzea arriva l’oro nella grande squadra, il bronzo nella piccola e nella coppia, accompagnati dal singolo quinto e i musici settimi, oltre a due ottimi quarti posti nella piccola e con Francesco Tarlo nella competizione cittadina.
Come sarà questa edizione 2017 per i rosso – verdi? Nella Tenzone Bronzea c’è la concreta possibilità di ottenere la promozione e sarà lotta accesa con il sestiere di Porta Tufilla. Nelle gare interne la lotta al palio ancora non sembra essere aperta agli alfieri di Sant’Emidio ma sarà contesa serrata per ottenere ottimi piazzamenti e scrollarsi le serie di ultimi posti. Sul fronte musici i segnali sono positivi: battere il rione Nero non capita tutti i giorni (2.50 punti di penalità a parte) e si devono considerare gli ottimi punteggi ottenuti in altri due tornei disputati. Insomma sarà una competizione tutta da scoprire!