Parole e immagini sono due linguaggi diversi ma che hanno il potere di aprirci la mente e il cuore. In questo articolo vi segnalo alcuni volumi capaci di mostrarci i segreti legami tra le forme attraverso cui gli uomini cercano da sempre di catturare il bello del mondo.
Parole e immagini. Quante volte abbiamo cercato di indagare il legame che tanta arte e tanta letteratura hanno portato avanti nel corso dei secoli? I grandi geni della poesia e dell’arte figurativa hanno sempre collaborato e hanno sempre cercato di catturare un po’ della bellezza e specificità dell’arte cugina. Ciascuna delle due forme espressive contiene delle peculiarità ma come tendiamo ad affermare che un bel romanzo fa il ritratto di un’epoca o di un animo così di un quadro affascinate diciamo che ci racconta una storia fatta di sguardi e pose.
Voglio perciò utilizzare questo post settimanale per fare un gioco con voi e consigliarvi alcuni romanzi e saggi (tutti recenti e molto ben scritti) che hanno tutti al centro il rapporto stretto tra arte e narrazione. In questo modo voglio inaugurare un percorso di letture che saranno i consigli per l’estate della Rinascita per il 2017. Ecco dunque i volumi in cui arte e letteratura si sposano con eleganza e stile:
Il primo libro che vi consiglio è di una autrice che amo moltissimo: Loredana Lipperini. Tutti la conoscete come speaker di radio Fahrenheit ma in questo caso e l’ottima narratrice di “L’arrivo di Saturno”. Nel libro due storie si intrecciano: lo scopo è la caccia della verità. Il nuovo romanzo racconta una doppia vicenda, e ibrida realtà e fantasia. Una delle due storie principali è quella di Graziella De Palo, giovane giornalista, innamorata della giustizia, muore nel corso di una sua indagine. C’è poi un’altra storia, inventata: quella di un pittore olandese, Han van Meegeren, che accetta di dipingere un Giudizio Universale in Italia, nelle Marche, e precisamente in un santuario in provincia di Macerata, a Col de’ Venti, terra colpita recentemente dal terremoto, a cui l’autrice è molto legata. La ricerca della verità da un lato, la creazione della finzione artistica dall’altro. Due storie, due mondi che si richiamano.
Il secondo libro che vi segnalo è un bel romanzo storico di Giovanni Montanaro “Guardami negli occhi”. L’autore ci racconta la vita di Raffaello attraverso la voce del suo grande amore, la Fornarina. L’autore aveva già indagato il rapporto tra narrativa e pittura in un suo romanzo precedente molto bello e fortunato, “Tutti i colori del mondo” sulla disperata esistenza di Van Gog.
Il terzo romanzo di cui voglio parlarvi è un altro omaggio alla pittura: “L’ultimo dipinto di Sara de Vos”. Amsterdam, 1635: siamo in pieno Secolo d’oro e Sara de Vos è una delle pochissime donne che dipinge in esterno. Da quando la sua bambina è stata portata via dalla peste, c’è un’immagine precisa che la ossessiona: una ragazza a piedi nudi nella neve, al crepuscolo, che sul limitare di un bosco di betulle osserva i pattinatori su un lago ghiacciato. New York, 1957: l’unico dipinto sopravvissuto di Sara de Vos è appeso nella camera da letto di un facoltoso avvocato, Marty de Groot. Appartiene alla sua famiglia da oltre tre secoli. Mentre l’avvocato fronteggia la depressione della moglie dando ricevimenti di beneficenza nel loro lussuoso attico dell’Upper East Side, non sa che in uno spoglio appartamento di Brooklyn una talentuosa studentessa di nome Ellie sta per riprodurne una copia pressoché identica. Un gesto non privo di conseguenze che legherà in modo imprevedibile il suo destino a quello di Marty.
Anche in questo caso il rapporto tra vero e falso, originale e copia diventa lo spunto per una serrata indagine sul valore del bello.
MI auguro che questi suggerimenti vi piacciano!
Buone letture e scrivetemi a info@bibliodiversita.it