Ascoli, a campionato finito e con una salvezza conquistata, ora è tempo di programmare il futuro. E il primo passo sarà sicuramente a chi affidare la guida tecnica della compagine bianconera. O meglio, se far rimanere al timone Alfredo Aglietti o concedere questo incarico ad un altro allenatore. Il dubbio si è insinuato non appena l’arbitro ha fischiato la fine di Ascoli-Ternana, ultimo match della stagione 2016/17. Il tecnico toscano si è guadagnato un altro anno di contratto, in virtù della permanenza in cadetteria ottenuta a Bari. Ma patron Bellini gli rinnoverà la fiducia o si starebbe dirigendo su altri profili? Intanto sono i tifosi ad esprimere il loro pensiero, su una questione davvero delicata e fondamentale per la squadra picena.
Aglietti sì o no? Ecco il pensiero della Curva
“Il mio parere su Aglietti è discordante – spiega Alessandro Ciprietti -. Il suo obiettivo era la salvezza e l’ha raggiunto. In larghe fasi del campionato la squadra è però risultata priva di mordente ed incapace di imporre il proprio gioco. Fatta eccezione per le gare giocate contro il Vicenza e l’Avellino, non ricordo (in casa) partite degne dal punto di vista del ‘bel calcio’. Certo è che le colpe non sono da imputare in toto all’allenatore toscano, ma vanno attribuite anche alla società che nel mercato di gennaio non ha soddisfatto minimamente le richieste formulate dal tecnico (vedi Troiano…).
Per il prossimo anno non credo che Aglietti rimarrà (la sua professionalità è comunque indiscutibile) – conclude Ciprietti– Nel caso in cui si renda necessaria la sua sostituzione mi auguro si cerchi un tecnico sanguigno, preparato ed orgoglioso di guidare una squadra gloriosa come l’Ascoli”.
“Secondo me Aglietti dovrebbe rimanere. E’ un buon allenatore e soprattutto ha centrato l’ obiettivo cioè la salvezza – dice Jacopo Mincone -. Se dovesse partire, ho visto alcune nomi dei papabili sostituti. Tra i quali c’è quello di Gattuso che personalmente preferisco rispetto a Grosso. Vuoi perchè quest’anno ha allenato il Pisa e quindi un pò di esperienza nella categoria l’ha maturata. Vuoi perchè Gattuso è uno che ci mette grinta e tenacia, aspetto fondamentale per poter aspirare almeno ai play off”.
“A mio giudizio, per tutto quello che e’ accaduto all’interno della squadra e della società nel finale di campionato, indipendentemente dall’operato del mister, sarebbe deleterio confermare Aglietti – afferma in maniera categorica Massimiliano Feriozzi -. Quando un allenatore arriva al punto di rassegnare le dimissioni, vuol dire che qualcosa di grave è accaduto. Un vaso rotto si può rincollare ma non tornerà mai nuovo. Rischieremmo di ricominciare la stagione con una grossa incognita a livello di rapporti mister/calciatori e mister/ds. Sarebbe pericolosissimo e non possiamo permettercelo.
Il giudizio su Aglietti è difficile ed articolato – prosegue Feriozzi -. Semplificherei dicendo che ha condotto un grande girone di andata, valorizzando i giovani e puntando meno sul gioco e più ai risultati. Nel girone di ritorno il giudizio diventa negativo, la squadra ha stentato e c’è stata una netta involuzione. Di certo ha l’attenuante del mercato di riparazione deficitario condotto dalla società. Tuttavia certi errori di valutazione sui singoli ed i rapporti critici con parte della squadra non depongono a suo favore. Quanto al sostituto, starà alla società decidere il tipo di allenatore su cui puntare: un giovane alla prima esperienza, un tecnico navigato nella categoria, un giovane ma già rodato in B….a loro la valutazione. Una volta definito il profilo, di comune accordo col Ds si scelga il nome più idoneo, in perfetta sintonia e condivisione. Un tecnico, chiunque sia, ha bisogno di supporto e sostegno da parte della società e del ds per poter esercitare sui calciatori carisma e leadership! Se così non avverrà, assisteremo al muro contro muro già visto quest’anno, che ci stava aprendo le porte della retrocessione”.
Non so cosa voglia fare la società in merito – dichiara Pino Trobbiani -. Secondo me sarà importante anche il parere dei ‘senatori’ della squadra come Mengoni, Giorgi e Lanni. La questione non è delle più semplici, per cui dovranno mettersi a tavolino e discuterne. Se Aglietti dovesse andar via, opterei per allenatori come Iachini, Gattuso o Rastelli, con quest’ultimo che andrà sicuramente via da Cagliari”.