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Nuovo incontro a palazzo San Filippo per illustrare il documento preliminare del Piano d’Ambito con la presenza di numerosi sindaci, rappresentanti sindacali, associazioni ambientaliste e comitati dei cittadini. In questa occasione, come annunciato, ha partecipato alla riunione l’assessore regionale all’Ambiente Angelo Sciapichetti che ha espresso vivo apprezzamento per il percorso partecipativo e di condivisione intrapreso dell’ATA Rifiuti ATO 5 di Ascoli Piceno volto al pieno coinvolgimento di tutti i soggetti portatori d’interesse del territorio e dei cittadini nella redazione definitiva del Piano d’Ambito. All’incontro ha preso parte anche la Presidente della Provincia Fermo Moira Canigola che ha dato ampia disponibilità a promuovere proficue sinergie tra le due Province in materia di gestione rifiuti.

Verso il Piano d’Ambito per i rifiuti

Il dottor Fausto Brevi, della società Oikos incaricata di redigere il piano provinciale, ha illustrato i macro indirizzi del Piano che, in coerenza con le previsioni del Piano Regionale, prevede iniziative per la riduzione della produzione di rifiuti, in particolare di quelli organici, quali lo sviluppo del compostaggio domestico e di comunità, il potenziamento dei centri del riuso e azioni sugli impianti esistenti con soluzioni progettuali e gestionali che ne consentano la piena valorizzazione. L’assessore Sciapichetti nel suo intervento ha evidenziato il “no” della Regione agli inceneritori sul territorio regionale e ha esortato a insistere come scelta prioritaria per il piano provinciale di Ascoli Piceno l’ulteriore potenziamento della raccolta differenziata per una sostenibilità economica ed ambientale di medio e lungo termine. L’assessore ha anche invitato ad una collaborazione fra i territori per il miglioramento complessivo del sistema di gestione dei rifiuti marchigiano che costituisce un buon modello a livello nazionale. Tra le osservazioni scritte, da parte dei sindaci, delle associazioni ambientaliste e dei sindacati, è stato chiesto di puntare con forza sul coinvolgimento dei cittadini che devono essere resi protagonisti consapevoli delle scelte e sul recupero e il riuso dei materiali. Suggerite anche l’introduzione di eventuali premialità per le prassi virtuose delle comunità locali, campagne di sensibilizzazione e una collaborazione con l’università di eco design. I rifiuti possono infatti anche costituire una risorsa attraverso l’economia circolare e la riprogettazione dei materiali per creare reddito e nuova occupazione.

I prossimi step

“Voglio ricordare che finora sono state svolte quasi 20 Assemblee dell’Ata – ha rimarcato il presidente D’Erasmo – e che abbiamo fatto un lungo percorso insieme con tutti i sindaci e soggetti del territorio formulando un documento Preliminare di Piano d’Ambito che andrà all’esame, entro la prima settimana di giugno, dell’Assemblea Ata. Grazie agli sforzi profusi dai sindaci, dalle società incaricate del servizio, dalle associazioni ambientaliste e dai cittadini, il territorio dell’ATO rifiuti 5 che coincide con il territorio della provincia di Ascoli Piceno ha raggiunto un livello di raccolta differenziata nel 2016 sopra il 60% e non è più quindi fanalino di coda nella regione Marche; seppur con performance, anche significativamente disomogenee, nei vari Comuni del territorio”.

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