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Il presidente della Provincia e dell’Ata Paolo D’Erasmo ha risposto all’invito rivolto dalle associazioni ambientaliste per un incontro sul Piano d’Ambito dei Rifiuti, strumento di programmazione importante per una gestione sostenibile dal punto di vista economico, ma soprattutto attenta al rispetto dell’ambiente. Già infatti venerdì 28 aprile è stato programmato, a palazzo San Filippo, un incontro per illustrare le linee d’indirizzo e il documento preliminare del Piano al comitato di coordinamento dei sindaci dell’Ata, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni ambientaliste. All’incontro è prevista la partecipazione dell’Assessore Regionale all’Ambiente Angelo Sciapichetti.

L’incontro sul Piano d’Ambito dei Rifiuti

“L’obiettivo del Piano – ricorda D’Erasmo – è quello di ottimizzare organizzazione gestionale, problematiche ambientali e costi del servizio. In particolare, il documento preliminare fotografa lo stato di fatto dei servizi e impianti evidenziandone anche le criticità e le potenzialità. Indica inoltre, in via preliminare, i macro-indirizzi su cui si andrà a ragionare nella stesura del piano d’ambito definitivo. Entro maggio la proposta di piano verrà presentata all’Assemblea dell’Ata per poi in seguito, essere valutata la sua conformità al Piano Regionale dei Rifiuti, infine, passare alla fase della redazione del Piano d’Ambito definitivo che sarà anche sottoposto a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che concluderà il complesso iter. Si tratta di un percorso che si vuole condividere il più possibile e, nella massima trasparenza e partecipazione, con tutti i portatori d’interesse del territorio, nel pieno rispetto della normativa, puntando con grande determinazione all’aumento della raccolta differenziata e a tutte quelle soluzioni che consentono di abbattere i costi e, nello stesso tempo, salvaguardare e tutelare l’ambiente”.

La palla passa ai sindaci

“Voglio inoltre ribadire che sono i sindaci, in sede di Assemblea Ata, – ha concluso D’Erasmo – i protagonisti delle scelte da adottare guardando al benessere complessivo del territorio e rimarcare comunque che anche grazie agli sforzi profusi dai sindaci, dalle società incaricate del servizio, dalle associazioni ambientaliste e dai cittadini, il territorio dell’ATO rifiuti 5 della provincia di Ascoli Piceno ha raggiunto un livello di raccolta differenziata nel 2016 sopra il 60% e non è più quindi fanalino di coda nella regione Marche”.

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