Ammettiamolo: tutti sappiamo chi o cosa siano i Power Rangers. I coloratissimi eroi hanno riempito l’immaginario collettivo pop e nerd negli ultimi venti anni, non senza considerevoli incursioni nel trash.
Nonostante le 19 diverse serie complessive e centinaia di puntate, si è pensato ad un rilancio del celebre marchio in salsa cinematografica che mantenesse ogni sfumatura rivolta ai teen. A dispetto di quanto mostrato nei trailer, che faceva presagire un racconto più attuale e maturo, il risultato finale è di tutt’altra pasta: Power Rangers prende esattamente lo schema narrativo, delicato e spensierato, della classica serie TV per riproporlo sul grande schermo.
Cinque giovani studenti della cittadina di Angel Grove, caratterizzati da diversi problemi comportamentali, trovano alcuni strani medaglioni colorati che conferiscono loro i poteri dei Power Rangers, guerrieri galattici che si tramandano da milioni di anni, con l’unico scopo di salvaguardare la pace e sconfiggere la potentissima strega Rita Repulsa, che mira alla (classica e ormai scontata) distruzione del pianeta.
RECENSIONE E CONSIDERAZIONI
Su ben 120 minuti di film, purtroppo l’azione vera – il combattimento, le famose tutine, le esplosioni e gli alieni – arriva solo dopo ben 100 minuti. Eppure i primi minuti sono davvero interessanti, con la narrazione delle origini di Rita Repulsa e Zordon ambientate 65 milioni di anni fa. Di buono c’è comunque la voglia, già citata, di restare fedele al format televisivo, infiocchettandolo però con tecniche attuali. La resa in computer grafica è ottima e, ultimi ma non meno importanti, Zord e relativo MegaZord hanno un impatto visivo davvero ben fatto.
Sull’esteso parco di attori, a spiccare è Elizabeth Banks con la sua Rita Repulsa.
Power Rangers è dunque un grandissimo omaggio al fenomeno mondiale che ci ha accompagnato nelle ultime due decadi. Come consuetudine del cine comic, è immancabile la scena post credit che mostra le basi su cui gettare le fondamenta di un eventuale sequel.