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Per la casa di accoglienza Sant’Emidio in arrivo un assegno da 850 mila euro che Banco BPM ha destinato alla diocesi di Ascoli Piceno. L’importante somma è frutto di una raccolta fondi effettuata in tutta Italia alla quale hanno partecipato più di 20mila persone tra correntisti e dipendenti della banca BPM. A consegnarlo al Vescovo di Ascoli è intervenuto  il vicepresidente Mauro Paoloni. 

Si è scelto di destinare gli 850 mila euro donati a un intervento di riqualificazione e ristrutturazione della casa di accoglienza di Sant’Emidio, situata accanto all’Episcopio di Ascoli Piceno, che attualmente risulta quasi totalmente inagibile a causa delle forti scosse di terremoto. Mentre prima era adibita a casa del clero, il nuovo progetto confida di destinarla ad una vera e propria “opera di carità” come l’ha definita il Vescovo, in quanto verrà trasformata in una casa di accoglienza per anziani, persone in stato di temporanea difficoltà e persone sole o con disagi relazionali.

Lo stesso Vescovo D’Ercole ha poi aggiunto che un simile progetto è il chiaro segno di una Diocesi, quella di Ascoli Piceno, che sebbene fortemente colpita non vuole restare con le mani in mano, ma ha già lo slancio per rialzarsi. Del resto, molte delle chiese dei paesi interessati dal sisma sono inagibili, ma la Diocesi di Ascoli si è subito attivata per garantire la messa in sicurezza e gli adeguamenti necessari affinché tutto possa tornare nella normalità. 

La casa di accoglienza, il progetto

Si prevede che la Casa di Accoglienza Sant’Emidio possa funzionare sia come centro diurno, sia come casa di accoglienza vera e propria e pertanto è prevista, al suo interno, la presenza di un dormitorio. Inizialmente ci sarà una fase di studio del quadro fessurativo e di diagnostica degli interventi da effettuare che, si prevede, possa richiedere almeno due mesi. L’edificio è composto da 4 piani e molte sono le lesioni che si sono formate a seguito del sisma; alcune, le più importanti, in corrispondenza dei muri portanti interni. Numerosi i crolli che si sono verificati all’interno, specie in corrispondenza dei tramezzi divisori. Una volta chiaro il quadro sul quale intervenire, ci sarà la fase riguardante le procedure di affidamento dei lavori ed infine il restauro che richiederà almeno un  anno di lavoro. Tutta la fase di progettazione è affidata all’architetto Rubino, mentre Banco BPM controllerà ogni fase di lavoro.

 

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