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Treno Ascoli-Roma: l’incredibile storia della ferrovia progettata fin da metà ‘800 ma che tuttora, nonostante una lunga sfilza di progetti, è rimasta soltanto un’idea.

Collegare il Tirreno all’Adriatico è stata un’esigenza ben prima della nascita di Roma: la via Salaria infatti vide l’inizio della sua realizzazione precedentemente alla nascita dell’urbe, per mano dell’antico popolo dei Sabini, che cercava un collegamento con il Piceno.

Dopo l’ultimazione della Salaria da parte dei romani, stiamo parlando della più antica strada consolare, con il passare dei secoli e la nascita delle ferrovie nacque anche l’esigenza di realizzare un treno che andasse a collegare Roma a San Benedetto, unendo così i due mari.

Se pensiamo che il primo progetto di un treno Ascoli-Roma risale al 1841 e che ora, quasi duecento anni dopo, ancora la ferrovia non ha visto la luce si può ben capire come ci troviamo di fronte ad uno dei tanti paradossi italiani.

Treno Ascoli-Roma: la storia

Fin dall’arrivo della rete ferroviaria anche in Italia, da subito fu chiara l’esigenza di un treno che andasse a collegare il Tirreno all’Adriatico, ma il primo problema fu quello delle divisioni tra i vari Stati italici, con lo Stato Pontificio che inizialmente non si dimostrò molto interessato alla novità.

Alla fine, il primo finanziamento riguardò la linea Roma-Ancona e successivamente venne realizzata anche la Terni-L’Aquila e la breve linea che anche oggi collega San Benedetto ad Ascoli.

Fin dalla sua creazione, la stazione di Ascoli venne pensata come passante, con la ferrovia che da San Benedetto doveva passare per il capoluogo Piceno per proseguire per Rieti fino ad arrivare a Roma.

Si arriva così agli inizi del ‘900 che la situazione ferroviaria della tratta è la stessa di quella attuale: mancano i collegamenti tra Ascoli e Antrodoco e tra Rieti e Passo Corese. Più di un secolo dopo nulla è stato fatto.

Quali sono i motivi che hanno portato a questo immobilismo? In primis le incredibili querelle tra i vari Comuni che sarebbero dovuti essere interessati dal treno Ascoli-Roma, oltre che le beghe tra le diverse Regioni.

Ogni volta che il progetto della ferrovia veniva approvato dai vari governi, puntualmente poi questa cadeva nel dimenticatoio. Il grande sviluppo della rete autostradale fece poi passare la tratta in secondo piano tra le esigenze del paese.

Perché ora è necessaria la ferrovia?

Con il passare degli anni si è persa quindi l’urgenza del treno Ascoli-Roma, con il progetto che alla fine è stato riposto nel più classico cassetto del dimenticatoio. Adesso però le esigenze sono cambiate.

L’incredibile sequenza sismica che si è verificata nella zona solcata dalla via Salaria negli scorsi mesi, ha posto l’accento tra le altre cose anche sul sostanziale isolamento logistico del territorio colpito dai terremoti.

Il progetto così della ferrovia è tornato di nuovo in discussione, anche se come spesso è accaduto negli ultimi anni si è trattato più di pourparler che atti concreti. Peccato perché la linea potrebbe risolvere numerosi problemi.

Per ripartire veramente, le zone colpite dal terremoto devono poter ricominciare a vendere i propri prodotti tipici e ad essere visitati dai turisti visto le tante bellezze paesaggistiche e artistiche che hanno da offrire.

La ferrovia agevolerebbe quindi sia il commercio che il turismo, con tante persone che con maggiore facilità potrebbero raggiungere i monti dell’entroterra oltre che i tanti ristoranti Ascoli e tutti quelli che si trovano lungo la Salaria.

In questo periodo dove i fondi statali languono sempre più, sarà molto arduo che la ferrovia dei due mari possa mai vedere la luce, l’unica speranza sarebbe quella di una forte presa di posizione popolare per poter smuovere le acque, anche se dopo due secoli di progetti ormai ogni speranza sembrerebbe ormai essere persa.

 

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