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Si parla di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa) nella sala multimediale della scuola primaria di Force. L’appuntamento di sabato 18 marzo alle ore 9 è rivolto ai genitori, insegnanti e alla popolazione. All’iniziativa interverranno le autorità politiche regionali, provinciali e comunali, i membri dell’Osservatorio Permanente sui DSA di Fermo, i Direttori e i dottori dell’ASUR delle Aree Vaste n. 4 e n. 5, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Unione Montana dei Sibillini, l’ISC dei Sibillini e l’Associazione Italiana Dislessia. Largo spazio verrà dato, inoltre, al dibattito per rispondere alle necessità dei presenti.

Sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento

“L’Osservatorio Permanente dei DSA – ricorda la presidente della Provincia di Fermo, Moira Canigola – ha sede presso l’Ufficio Pubblica Istruzione della Provincia di Fermo e si prefigge di informare sulle caratteristiche dei disturbi dell’apprendimento e supportare le scuole, gli studenti e le loro famiglie attraverso le competenze degli Enti che ne fanno parte. I Comuni dell’area montana dei Sibillini – continua la presidente – pur facendo capo a due diverse Province e a due diverse Aree Vaste dell’Asur hanno servizi in comune come quelli riguardanti la scuola, per questo, con il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo, abbiamo condiviso la necessità di un tale incontro”.

Cosa offre il territorio

L’incontro a Force serve a dare una corretta informazione sui DSA e far conoscere il progetto sui DSA che da diversi anni portiamo avanti. I disturbi specifici dell’apprendimento – prosegue il Consigliere – riguardano alcune tipologie di difficoltà nell’acquisizione e nell’utilizzazione della lettura, della scrittura e del calcolo; la principale caratteristica di questa categoria è proprio la “specificità”, ovvero il disturbo interessa uno specifico e circoscritto dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. L’impatto che un DSA ha sulla vita dello studente e della sua famiglia, anche in relazione alle difficoltà psicologiche – conclude Stefano Pompozzi – richiede appropriati interventi di supporto a cui un Ente Pubblico non può rimanere sordo.

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