Zona franca, questa è la proposta portata dal sindaco Guido Castelli quale emendamento al terzo decreto terremoto. Ieri, infatti, sono scaduti i termini per la presentazione delle domande.
L’impegno del sindaco Castelli
“Mi sono recato a Roma – commenta il sindaco di Ascoli Guido Castelli – per onorare gli impegni che aveva assunto in merito alla proposta di istituire una zona economica speciale o, in alternativa, una zona franca urbana. In ogni caso un regime di fiscalità speciale per quanto riguarda il nostro territorio lesionato dal sisma”.
Cosa significa zona franca
Il primo cittadino ascolano aveva ricevuto la richiesta di istituire una zona “a fiscalità di vantaggio” da parte di Assindustria e dell’Ordine dei commercialisti in un recente convegno. “‘Io ho fatto il mio dovere – dice Castelli – e ho sensibilizzato sia l’Anci che il gruppo di Forza Italia affinché facessero propria questa richiesta questa proposta. Mi auguro e sono convinto che anche gli altri esponenti politici abbiano fatto la stessa cosa”.
Dopo il Governo in Regione
Il sindaco di Ascoli è anche in continuo contatto con la Regione Marche in merito ai danni indiretti subiti dalle imprese commerciali, manifatturiere e di servizio: “La Regione, per i danni da sisma, ha ottenuto circa 200 milioni – aggiunge Castelli – per quanto riguarda il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale)”. Il prossimo 13 marzo ci sarà una riunione del forum del partenariato; l’organismo che che si attiva in casi di questo genere per scegliere le proposte e orientare le soluzioni. “Mi sto adoperando anche in tal senso – prosegue Castelli – e mi sono confrontato con l’assessore regionale Manuela Bora la scorsa settimana per potermi rendere interprete della richiesta che sale dal mondo del turismo, dell’industria e del commercio ascolani affinchè sia garantito un ristoro alle imprese danneggiate dagli effetti del sisma. Servono risposte – chiosa il sindaco di Ascoli – per fronteggiare una crisi significativa che sta toccando il picco proprio in questi mesi in cui, per le note lentezze burocratiche, la ricostruzione non è neppure iniziata “.