In seguito ai danni causati dal terremoto del 30 ottobre 2016, al duomo di Ascoli Piceno lunedì 6 marzo partiranno i lavori di messa in sicurezza. La riapertura al pubblico è prevista per la Pasqua. La promessa arriva direttamente dal Vescovo S. E. Giovanni D’Ercole, che ha spiegato che l’inizio di tali delicate operazioni poteva slittare ulteriormente se non avesse scelto di agire di persona. In attesa di un futuro rimborso da parte dello Stato, ha infatti deciso di attivarsi in maniera sollecita per reperire i fondi necessari che ammontano a circa 80.000 euro. La Cattedrale e la Cripta dedicata a Sant’Emidio rappresentano il cuore spirituale della città e in un periodo di crisi sismica la popolazione sente la necessità di vedere le porte di quel luogo spalancate, pronte ad accoglierla.
I lavori al duomo di Ascoli
In seguito a una regolare gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza del duomo di Ascoli Piceno, vinta dall’impresa edile Gaspari Gabriele srl, oggi, 6 marzo, inizieranno le operazioni per salvaguardare la parte più delicata della struttura: l’arco trionfale. Come ha spiegato il progettista, l’architetto Daniele Di Flavio, in seguito ad accurate analisi mediante georadar e termocamere, è emerso che l’edificio ha reagito egregiamente ai vari eventi tellurici, però è risultato il completo distaccamento degli intonaci e si è notato l’ammaloramento di piccole lesioni preesistenti. L’arco principale sovrastante il presbiterio ha subito un incremento della fessurazione testimoniata dall’espulsione di materiale trovato a terra. Stessa sorte ha subito la sovrastante parete del tamburo sul quale imposta la cupola.
In una prima fase che partirà proprio la prossima settimana, si procederà con la messa in sicurezza, la quale in tempi brevi permetterà la riapertura del duomo. Nel periodo pasquale, pertanto, i fedeli potranno tornare a fruire del nucleo religioso cittadino, sebbene noteranno le pareti rivestite da una serie di reti protettive. In un secondo momento, inizierà il restauro vero e proprio che durerà ben più di un mese. Per la festa di Sant’Emidio, tuttavia, la collettività potrà tornare ad ammirare almeno parzialmente la bellezza storico-artistica della cattedrale.
Una raccolta fondi per il duomo
Per il reperimento dei fondi necessari per la messa in sicurezza del duomo di Ascoli si è prodigato il Vescovo D’Ercole, ma è partita anche la campagna Adotta la tua Chiesa, grazie alla quale i cittadini possono liberamente contribuire alle spese e riportare il patrimonio ecclesiastico locale e la madre di tutte le chiese della nostra Diocesi all’antico splendore. Il 4 febbraio scorso è stato presentato anche l’Iban attraverso il quale effettuare gli eventuali versamenti, indicando come causale proprio i lavori del Duomo: IT32E0306913506100000001963.
Obiettivo: famiglie e imprese
Il desiderio del Vescovo non è soltanto recuperare materialmente i beni mobili e immobili della Diocesi (la chiesa di San Pietro e Paolo, la chiesa del Sacro Cuore e quella di Paggese sono già state messe internamente in sicurezza) per cui è stato istituito un Ufficio Diocesano per la Ricostruzione, capitanato da don Elio Nevigari, l’arch. Simona Massari, don Alberto Fossati, Matteo Farina e l’ing. Giuseppe Brandimarti, ma l’obiettivo principale riguarda le famiglie e le imprese. Sono diverse le iniziative che partiranno a breve per aiutare i paesi maggiormente colpiti dal sisma a ripartire grazie a un sostegno morale ed economico. Il lavoro sarà la scintilla che la Diocesi desidererà riaccendere per tornare a vivificare la collettività.