Con Tipicità il made in Marche torna a far tappa nel Piceno dal 4 al 6 marzo a Fermo. Da quest’anno la kermesse avrà come partner d’eccezione anche Logical System, software house di Jesi. Venticinquanni Tipicità e trentatré Logical System, anni di esperienza a contatto con le eccellenze marchigiane.
Ligical System
Oggi Logical System conta 40 dipendenti e prevede 4 nuove assunzioni nel 2017. Ha oltre 200 aziende italiane e straniere tra i suoi clienti e un fatturato in costante crescita (+ 11% nel 2016 e + 33% nel 2015). E se per il 2017 la kermesse fermana punta a “esplorare il futuro e rappresentare anche un momento di rinascita per le aziende del territorio” come affermato dal direttore Angelo Serri, la scelta della collaborazione con Logical System, che sarà presente durante il weekend con lo stand XY (mettiamo qui le coordinate) nel padiglione “Tipicità Experience” non è di certo una casualità. L’azienda jesina, guidata dal presidente Filippo Moscatelli, presidente del CdA e azionista di maggioranza della società, è infatti pioniera dell’Industria 4.0 e il 2017 è l’anno in cui metterà sul mercato il progetto Unic@Suite4.0: un’unica ed innovativa piattaforma dove convergeranno i prodotti Logical System reingegnerizzati e riscritti con le più importanti e performanti tecnologie oggi disponibili, in particolare il nuovo sistema ERP OASI V 5.
Il vanto del made in Marche
Una scelta, quella di Logical System, che si preannuncia necessaria per le imprese del territorio che sceglieranno di entrare nella “quarta rivoluzione industriale”, che decideranno di inserirsi in un contesto digitale e innovativo con la garanzia di un “Made in Marche” firmato Logical System. È a loro, in primis, che Logical System si rivolge, forte della conoscenza del territorio marchigiano e dei bisogni di un’industria locale che ha urgenza di precorrere i tempi. Ed è proprio il territorio un valore che l’azienda ha nel suo DNA perché “l’essere marchigiani – ha sottolineato Moscatelli – è un valore aggiunto non solo per Logical System ma lo deve essere per tutti gli operatori economici della regione e soprattutto per coloro che qui sono nati e qui vivono. Noi marchigiani abbiamo una marcia in più rispetto ai nostri connazionali: siamo tenaci, abbiamo voglia di lavorare e di produrre, abbiamo ‘i mestieri’ (basti pensare ai calzaturieri, ai mobilieri, ai confezionisti, agli stampisti e stampatori, per non dimenticare i ‘cartai’), siamo innamorati del nostro territorio e della nostra identità”.