ASCOLI PICENO – Venerdì 27 gennaio l’Assemblea dei Comuni Soci della CIIP spa ha approvato all’unanimità, con l’84% delle quote presenti, il bilancio di previsione per l’anno 2017, un importante documento redatto nel pieno rispetto dei parametri fissati dal Piano Finanziario approvato dall’ATO 5 e dall’AEEGSI. Il Bilancio, prevede per il 2017, investimenti sulle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato per quasi 21 milioni di euro, azioni di contenimento e riduzione dei costi operativi sul fronte del consumo dell’energia elettrica e dello smaltimento dei fanghi.
DOPO IL TERREMOTO – Il presidente, Giacinto Alati, durante l’assemblea ha sottolineato la particolare difficoltà di gestire il servizio a causa degli eventi sismici che si sono succeduti dal 24 agosto scorso. Infatti, nonostante si sia riusciti ad assicurare il servizio idrico alle popolazioni picene e fermane, i terremoti hanno colpito gravemente le sorgenti di Capodacqua e Pescara D’Arquata (principale gruppo sorgentizio gestito dalla Società), e le condotte adduttrici nel tratto che va dalle sorgenti sino alla galleria di Colleforno. “Il sisma – ha sottolineato il Presidente – ha complessivamente causato danni che si aggirano intorno ai 70 milioni di euro e questi non possono essere posti a carico delle popolazioni già provate dalla crisi economica ed ora anche dai gravi danni del terremoto. Per queste ragioni, nell’Assemblea della CIIP spa, i sindaci hanno ribadito che spetta al Governo ricomprendere nei finanziamenti a fondo perduto per la ricostruzione anche le strutture del SII”.
EVITARE AUMENTI IN BOLLETTA – A tal proposito, il presidente, ha assicurato il massimo impegno della Società per il raggiungimento di tale obiettivo chiedendo anche ai sindaci e ai rappresentanti istituzionali locali azioni concrete in tal senso. I sindaci hanno accolto la richiesta della CIIP spa di prolungare di almeno 10/15 anni la gestione “In House” del SII, adottando all’unanimità, nell’Assemblea ATO n. 5 del 25 gennaio una mozione che impegna l’ATO e la CIIP spa ad attuare un percorso tecnico congiunto, atto a conseguire tale traguardo allo scopo di dilazionare nel tempo i costi della ricostruzione mediante forme di finanziamento che non comportino un aumento della tariffa a discapito degli utenti.