ASCOLI PICENO – Ad una settimana dall’eccezionale ondata di maltempo che ha interessato tutto il territorio del Piceno, negli uffici della Provincia è tempo di fare un bilancio di come è stata affrontata quella che è stata definita dal presidente Paolo D’Erasmo una “calamità senza precedenti”. L’intensità delle precipitazioni nevose della scorsa settimana e il sisma che ha colpito il territorio quando c’era già un metro di neve, hanno imposto alle amministrazioni locali di muoversi in fretta, impiegando tutte le risorse a loro disposizione.
LA GESTIONE DELL’EMERGENZA – Molte le istituzioni e gli operatori che si sono prodigati nell’emergenza, a partire dal Prefetto di Ascoli Piceno dott.sa Stentella che, per sei giorni, ha coordinato gli interventi di soccorso, ai quali hanno partecipato la Regione Marche, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Questore, i responsabili Provinciali di tutte le forze dell’Ordine e delle Forze Armate, i Sindaci e naturalmente il personale della Provincia. Tutti questi soggetti si sono trovati ad operare in condizioni estremamente complesse; molti comuni montani, con le loro frazioni, sono rimasti isolati e, in alcuni casi, si è dovuto procedere all’evacuazione anche con l’ausilio dell’elicottero dei Vigili del Fuoco o con personale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino. Sono anche intervenuti mezzi e personale messi a disposizione dall’Esercito, Marina Militare, Veneto Strade, Aereonautica Militare, ANAS, Comuni della Provincia, dalla Provincia di Pesaro e dalle Regioni Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige e dal Comune di Venezia.
THE DAY AFTER – “Il primo obiettivo dei soccorritori” – ha spiegato il presidente D’Erasmo – “era assistere e soccorrere la popolazione, e solo durante l’emergenza i vigili del fuoco hanno fatto oltre 300 interventi, sia a terra sia tramite elicotteri”. Anche la protezione civile, operando tra mille difficoltà ha dato una risposta positiva alla popolazione e la stessa Provincia di Ascoli Piceno ha impiegato tutti i propri mezzi per far fronte all’emergenza, operando a fianco delle amministrazioni comunali. Nonostante ciò, ingenti sono stati i danni riportati, sia dagli edifici pubblici che dalle abitazioni private, ma non solo, sono stati segnalati danni anche per il settore agricolo e le imprese, per non parlare della viabilità; buona parte del manto stradale del territorio è rovinato. Per tutte queste ragioni si è pensato di chiedere lo stato di calamità naturale, in quanto il territorio è stato doppiamente colpito. Vi è l’esigenza di ripartire immediatamente e per fare ciò deve essere consentito di agire alle istituzioni locali di con procedure straordinarie. L’appello è molto chiaro e deciso, è sempre lo stesso D’Erasmo a sottolineare che “il territorio ha bisogno di reagire ,la risposta deve essere immediata, gli amministratori ce l’hanno messa tutta ma ora c’è bisogno di soldi, di aiuti statali”.
PROBLEMI ANCHE A CAUSA DELL’ENEL – Inoltre, questo contesto ha fatto emergere gravi responsabilità a carico di Enel spa, che ha lasciato oltre 16.000 utenti senza energia elettrica per alcuni giorni. Tale carenza ha danneggiato famiglie ed imprese. L’ente di distribuzione di energia elettrica si è fatto trovare assolutamente impreparato a gestire l’emergenza. La Provincia stessa ha dovuto coordinare anche alcuni mezzi per rifornire i gruppi elettrogeni dell’Enel, istallati in alcune delle località dove non era possibile ripristinare l’erogazione del servizio a causa di guasti importanti. Proprio per questo, la Provincia di Ascoli Piceno, assieme ai sindaci, sta pensando in questi giorni al proponimento di un’azione di risarcimento, per sostenere i danni arrecati dal grave disservizio a famiglie ed imprese. Si pensa inoltre di chiedere all’Enel anche l’attuazione di un piano di investimenti sul territorio e una programmazione pluriennale affinché disservizi di tale gravità non si ripetano. Su questi temi verrà convocato presto un Consiglio Provinciale aperto a cui saranno invitati a partecipare autorità istituzionali, Enel e Telecom.