ASCOLI PICENO – “In merito allo sfogo del sindaco Guido Castelli, dove lo stesso dichiara di aver scritto a Gentiloni, Errani, Fedeli e Curcio per chiedere se, in assenza dei certificati di vulnerabilità degli edifici pubblici, può riaprire le scuole o dichiarare chiuso l’anno scolastico, vorremmo comunicargli che è arrivato il momento che il sindaco si assuma le sue responsabilità e dica ai cittadini ascolani che lui in sette anni di mandato non ha fatto pressoché nulla in merito di schede di vulnerabilità degli edifici mentre si è preoccupato di fare una miriade di lavori a ridosso della campagna elettorale”. Così il Movimento 5 Stelle di Ascoli Piceno interviene sullo stato delle scuole cittadini dopo le scosse di terremoto che si sono susseguite in questi mesi.
VULNERABILITA’ SISMICA – “Già dopo il sisma del 24 agosto si erano attivati dei cittadini tramite il Comitato Scuole Sicure che avevano sollevato il gravissimo problema di non essere a conoscenza della resistenza dell’edificio scolastico in caso di sisma. – hanno aggiunto – Noi, come Movimento 5 Stelle, abbiamo condiviso questa loro perplessità giusta e corretta perché vedere che ogni volta che c’è un sisma di magnitudo superiore a 5 ci sia la chiusura delle scuole per effettuare i controlli non è rassicurante visto che la maggioranza degli edifici scolastici sono antecedenti al 2008 e che pertanto non sono stati progettati strutturalmente come previsto con i criteri imposti e dettati dal DM del 2008. A questo punto perché in questi tredici anni intercorsi dal 2003 ad oggi l’amministrazione precedente a quella Castelli e l’amministrazione Castelli che è in carica già da 7 anni non ha stanziato anche solo 100.000 euro all’anno, che per 13 anni sarebbero stati 1.300.000 euro andando di fatto a fare le schede di vulnerabilità su tutti gli edifici scolastici?”.
PROBLEMA ANNOSO – Anche per il Movimento 5 Stelle quello di Castelli è uno scaricabarile. “Il sindaco non ha avuto problemi a spendere soldi per effettuare lavori di dubbia utilità ottenendo mutui di diversi milioni di euro, lavori che sicuramente erano di gran lunga meno prioritari rispetto alla verifica strutturale delle scuole – hanno concluso Giacomo Manni e Massimo Tamburri – Adesso anche per il Pd è facile attaccare il sindaco su questo tema cercando di racimolare qualche voto in più, ma anche loro, che pure si trovano all’opposizione dal 2003, non hanno mai fatto nulla sul tema della vulnerabilità sismica”.