ARQUATA DEL TRONTO – “Stop alla burocrazia per recuperare i ritardi nella consegna delle stalle mobili e salvare gli animali che rischiano oggi di morire per il freddo, con le temperature scese ampiamente sotto lo zero”. Questo è l’appello lanciato dagli agricoltori e dagli allevatori terremotati della Coldiretti Ascoli Fermo, in occasione della Giornata del Ringraziamento organizzata quest’anno ad Acquasanta Terme in segno di vicinanza alle zone colpite dal sisma, alla presenza, tra gli altri, del vescovo di Ascoli, Monsignor Giovanni D’Ercole e del sindaco Sante Stangoni.
NON C’E’ PIU’ TEMPO – Il complesso iter burocratico per l’accertamento degli aventi diritto alle strutture unito ai ritardi accumulati nella realizzazione di quelle già approvate stanno causando gravi disagi nei territori colpiti dal sisma, che con l’arrivo della neve sono diventati drammatici. Gli allevatori non sanno dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti a stare fuori al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti.
VERA EMERGENZA – “Con le temperature crollate fino a -10 non ci sono carte che tengano e serve ora uno sforzo comune per superare le difficoltà sinora incontrate e alleggerire il percorso per l’arrivo delle strutture, risolvendo al contempo i problemi nell’allaccio dell’energia elettrica e dell’acqua, senza le quali le stalle non possono ospitare adeguatamente gli animali” spiegano il presidente della Coldiretti Ascoli Fermo, Paolo Mazzoni, e il direttore Alessandro Visotti. Solo in questo modo sarà possibile permettere la continuità dell’attività di allevamento e, con essa, la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo.