ARQUATA DEL TRONTO – Il Fai – Fondo Ambiente Italiano si è mobilitato per ridare luce all’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua, prezioso monumento, simbolo dell’identità dei cittadini e del paese. È stata lanciata una raccolta fondi nazionale per il suo recupero, con l’obiettivo di raccogliere le somme necessarie per il recupero dell’edificio e dare un futuro a un pezzo di storia che appartiene a tutti gli italiani.
L’ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE – L’edificio è un piccolo tempio costruito nella seconda metà del XVI secolo, a pianta ottagonale, che la tradizione attribuisce a Nicola Filotesio, vero nome di Cola dell’Amatrice, architetto, pittore e scultore nato nel 1490 e originario di Amatrice. Le violente scosse di ottobre hanno provocato il crollo del campanile a vela. Solo la chiesa è sopravvissuta grazie ai lavori di messa in sicurezza provvisoria stimolati dal Fai dopo il sisma del 24 agosto ed eseguiti da Vigili del Fuoco e Protezione Civile, su progetto della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti, e Paesaggio delle Marche: le impalcature, i puntellamenti e i supporti lignei hanno fatto sì che la struttura restasse in piedi. La chiesa ha quindi resistito al più recente sciame sismico ma sono gravi i danni delle prime scosse.
LA RACCOLTA FONDI – Nonostante la tenacia e la tempestività i danni sono ingenti. Per questo il Fai si appella alla solidarietà degli italiani affinché partecipino alla raccolta fondi a favore di questo bene e contribuiscano a dare un segnale di forza e speranza. Gli abitanti di Capodacqua sono da sempre legati al loro oratorio, tanto da autotassarsi, prima del terremoto, per avviare il restauro dei preziosi affreschi all’interno. In continuità con la volontà dei cittadini, il FAI, attraverso la presidente regionale Marche, Alessandra Stipa, ha scelto di adottare questo monumento.