“Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi del tempo libero” scriveva tanti secoli fa il filosofo greco Aristotele ed il concetto, anche al giorno d’oggi, è perfettamente applicabile. Da sempre infatti l’uomo ha cercato di ritagliarsi spazi per i suoi svaghi e per le sue passioni ed ora che siamo nel terzo millennio, con i nostri ritmi di vita divenuti sempre più frenetici dalle tante cose da fare, il bisogno comunque di avere momenti di assoluto relax o per coltivare i propri hobby è sempre più vivo. L’avvento dell’era digitale però, più nello specifico del web 2.0, sta in maniera indiscutibile cambiando il nostro modo di vivere, di lavorare e quindi, di conseguenza, anche quello di spendere il nostro tempo libero. La sempre maggior familiarità con il computer e la rete, grazie soprattutto al dilagare di smartphone e tablet, sta radicalmente cambiando le nostre abitudini ma non soltanto quelle delle generazioni più giovani, ma ormai possiamo affermare, anche se l’Italia è tristemente in Europa agli ultimi posti nella classifica di alfabetizzazione digitale, che siamo di fronte ad un fenomeno assolutamente trasversale per quanto riguarda l’età.
Dal cinema allo streaming
Sostanzialmente possiamo dire che la tecnologia ci abbia impigrito notevolmente. Fino a qualche anno fa spendevamo il nostro tempo libero per praticare sport, uscire con gli amici, fare passeggiate, andare al cinema o anche semplicemente stando stesi sul proprio divano a leggere un libro. Oltre a quello televisivo ora invece di schermi ne abbiamo tantissimi altri sempre a portata di mano, con il risultato che tendiamo sempre più ad isolarci davanti ai vari dispositivi. Sono tanti gli esempi lampanti. Se naturalmente fare sport o del moto in generale implica ancora, quasi sempre, il dover comunque uscire di casa, tutte le altre abitudini stanno rapidamente cambiando. Se prima ci recavamo in edicola o al bar per leggere il giornale ora invece lo fruiamo nelle loro versioni online, invece che andare al cinema ci vediamo i film in streaming o anche allo stadio preferiamo spesso e volentieri il vedere le partite sul proprio pc magari anche con una improbabile telecronaca in spagnolo o arabo. Anche l’aspetto ludico della vita è stato travolto e rimodellato. I tanti giochi online ormai ci rubano tante ore del nostro tempo libero e, mentre prima si giocava a carte al bar o nei circoli, adesso lo si fa via web sfidando altrettanti emeriti sconosciuti. Peccato però che in questi casi alla fine non si può vincere il classico bianchetto o amaro.
I social
Come recita un aforisma di Franco Lissandrin “Se non sai cosa fare, invia un post e tutti sapranno che non hai niente da fare”. Anche i social hanno, naturalmente, influito a modificare il modo di gestire il nostro tempo libero. Facebook o anche WhatsApp sono diventate praticamente delle piazze virtuali, dove parlare e anche conoscerci, sostituendosi così a quelle vere. L’immagine che noi un più vecchiotti abbiamo dell’uscire la sera per recarsi nelle vie dei vari Centri Storici cittadini per stare con gli amici e conoscere nuove persone, è ormai una cartolina ingiallita del passato buona sola per i nostalgici per parlare dei bei tempi che furono. Le piattaforme social ci prendono sempre più tempo, sia per leggere i vari post che anche per curare il nostro profilo. Se prima ci facevamo una foto pensando che potesse essere un bel ricordo, ora la facciamo pensando che possa piacere una volta postata. Tutti paradossi di questi tempi moderni dove se non sei online praticamente non esisti ma, per il nostro tempo libero, ancora comunque non molla quella sacca di inguaribili romantici che allo streaming preferiscono il cinema e alla chat il buon vecchio bar.