“Niente di più futile, di più falso, di più vano, niente di più necessario del teatro”. Così Louis Jouvet, celebre attore francese del primo novecento, apostrofa l’atto del teatro, perché di atto dobbiamo parlare e non semplice intrattenimento. Palco e sipario creano un velo, un mondo dietro cui celarsi o rifugiarsi, una maschera con la quale esporsi e giocare nell’accezione più latina del termine. Percorrere quei metri o quei chilometri che ci separano da un foyer significa porsi sulla via di un’analisi personale e collettiva a tutto campo. Comprare un biglietto da far strappare ad una maschera equivale a partecipare ad una seduta psicanalitica collettiva dalla vostra poltroncina o dal palchetto, che sia commedia, tragedia o musical.
Già da qualche mese hanno preso il via le stagioni teatrali in tutta Italia tra volti nuovi e titoli già conosciuti. Non possiamo che iniziare dai musical! Tra i consigliatissimi per chi si avvicina a questo mondo fatto di colonne sonore da brividi e apparti scenografici inimitabili c’è Notre Dame de Paris, con musiche di Riccardo Cocciante. Il cast ormai consolidato è capitanato da Giò di Tonno e Lola Ponce, rispettivamente nei panni di Quasimodo ed Esmeralda, ma degni di menzione sono anche il veterano Vittorio Matteucci (Frollo) e lo straordinario Matteo Setti (Grengoire). Lo show vanta, oltre ad un’enorme numero di repliche, una serie di date in tutta Italia.
Altra icona delle opere musicali è Jesus Christ Superstar, che spegnerà 20 candeline di successo al Teatro Sistina, nella nuova versione italiana curata da Massimo Romeo Piparo che ha personalmente invitato Ted Neeley, storico interprete di Gesù fin dalle edizioni di Broadway degli anni ’80. Dello stesso regista messinese la produzione di Evita con la partecipazione di Malika Ayane, con orchestra dal vivo. Tra le “solite” e solide conferme della stagione, necessaria menzione per Grease, Sister Act e Cabaret, tutti a cura della Compagnia della Rancia. In particolare vi consigliamo lo show portato al successo da Liza Minelli nel 1972, e già andato in scena nella passata stagione, intimamente reinterpretato dalla cristallina voce di Giulia Ottonello, sapientemente guidata dalle interessanti scelte registiche di Saverio Marconi.
Le novità, direttamente dagli States, arrivano con American Idiot, opera rock scritta sulle musiche dei Green Day, con libretto curato dallo stesso Billie Joe Armstrong, frontman della band. Ispirato alla epica rock-opera “Tommy” degli Who, lo spettacolo, vincitore nel 2010 di due Tony Award e del Grammy Award come miglior Musical Show Album, è tratto dall’omonimo disco di platino del 2004 che, ad oggi, ha venduto oltre 15 milioni di copie nel mondo. Grande ritorno del tour europeo del Rocky Horror Show, a Roma dal 29 Novembre al 4 Dicembre. La creatura di Richard O’Brien illuminerà il palco del Sistina con la regia di Christopher Luscombe,ma non dobbiamo dimenticareil consueto appuntamento al Cinema Mexico di Milano, dove la scandalosa promiscuità di Frank ‘n furter va in scena ogni settimana da venti anni.
Per i più tradizionalisti due classici recital alla Garinei e Giovannini come Se il tempo fosse un gambero e Il marchese del grillo. Il primo sempre a cura di Saverio Marconi, a trent’anni esatti dalla prima. Il secondo invece con Enrico Montesano protagonista, già campione di incassi nella precedente stagione.
Insomma ce ne è per tutti i gusti, purchè si vada, per applaudire o criticare. Da soli, con amici, parenti o conoscenti, recuperare il momento dell’andare a teatro significa recuperare una parte di noi. Il nostro auspicio è quello di poter leggere, nelle future stagioni, nuovi nomi e titoli, attingendo sempre più a quella new generation di Broadway che in Italia fa fatica ad affermarsi.
Francesca Aquilone