Nel 1996 uscì un film, capace di turbare intere generazioni. In grado di rappresentare sul grande schermo la cruda realtà del mondo della droga. Con immagini cruente e scene memorabili (il bambino morto nella culla ha chiuso lo stomaco anche ai più insensibili) Trainspotting divenne un vero e proprio cult movie. Tratto dal romanzo omonimo di Irvine Welsh del 1993 racconta, da un punto di vista inedito, la storia di un gruppo di ragazzi sballati e fuori controllo, i quali non esitano a mettere a repentaglio la vita, il lavoro e la famiglia per una dose di eroina.
Ma voi ci credete davvero che Mark Renton alla fine abbia scelto la vita? Che sia diventato come noi? “Il lavoro, la famiglia, il maxi televisore del caxxo, la lavatrice, la macchina…”. Noi spettatori lo abbiamo lasciato così nel 1996: passo spedito, sulle note di Born Slippy, alle prese con la sua coscienza perché ha appena fregato gli amici, Sick Boy, Spud e Francis Begbie. Senza però le classiche scuse: “La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà. Io cambierò”.
A 20 anni di distanza arriva nella prossima stagione , in Gran Bretagna il 27 gennaio, in America il 3 febbraio, (in Italia ancora purtroppo una data non c’è) Trainspotting 2. Danny Boyle (che nel frattempo ha girato tra l’altro un film da Oscar come The Millionaire) e Ewan McGregor, diventato famosissimo, tornano insieme per questo progetto che ha dato il via alle loro rispettive carriere internazionali.
Nel cast torneranno anche gli interpreti del film originale, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle e Ewen Bremner. Tornano con una nuova dipendenza. Messa da parte l’eroina hanno un nuovo pallino, quello della pornografia. Trainspotting 2 è infatti in realtà un adattamento del romanzo “Porno” sempre di Irvine Welsh , scritto da John Hodge.
Cosa dire…Renton, ci aveva quasi persuaso con la storia dei “figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, Natale in famiglia….”.
