ASCOLI PICENO – Si è svolto il tavolo di confronto organizzato da Confindustria Ascoli Piceno con l’obiettivo di esaminare i provvedimenti governativi adottati per la ricostruzione e il rilancio delle aree colpite dal sisma, ascoltare le richieste operative e le urgenze dal sistema delle imprese ed anche stilare proposte di modifica al decreto legge del 17 ottobre 2016 n. 189 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016” in fase di conversione in legge da parte del Parlamento.
L’INCONTRO – Hanno preso parte in qualità di relatori, rappresentanti di Confindustria nazionale: Giuseppe Mele, vice direttore dell’Area Politiche Industriali, Stefano Santalucia dell’Area Politiche Fiscali e Rocco Cifarelli dell’Area Affari Legislativi. Durante l’incontro sono state elencate le principali misure messe in campo dal Governo per le imprese danneggiate e gli interventi a favore dei residenti nell’area del cratere: i contributi per la ricostruzione, la detassazione degli indennizzi, la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari, la proroga dei termini in materia di contributi previdenziali ed assistenziali, la non imponibilità delle erogazioni liberali ai dipendenti, i finanziamenti a tasso zero alle PMI per il ripristino delle attività e per i nuovi investimenti nei territori colpiti dal sisma. Grande attenzione è stata posta dalla folta platea di imprenditori sulla necessità di semplificare e accelerare il più possibile le procedure previste per la ricostruzione e sulla questione dei danni indiretti che il sisma ha prodotto nei confronti delle imprese turistiche che hanno subito un crollo delle prenotazioni e dei fatturati e più in generale sulla problematica del ristoro dei danni causati dalla sospensione delle attività economiche.
VOGLIA DI RIPARTIRE SUBITO – “L’incontro – ha sottolineato il presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Simone Mariani – è stato un momento importante, il primo organizzato da Confindustria nazionale nelle aree colpite dal sisma, per approfondire le misure approvate dal Governo e per raccogliere suggerimenti e proposte operative direttamente dagli imprenditori colpiti dal terremoto e da quelli che sono impegnati nella delicata fase della ricostruzione. Abbiamo avuto modo di ribadire ai nostri rappresentanti nazionali la necessità – ha aggiunto Mariani – di consentire l’accesso a procedure veloci e semplificate per quelle imprese, anche gravemente danneggiate localizzate nel cratere, che vorrebbero ripartire subito con le proprie attività produttive. Ogni giorno che passa, infatti, si aggrava per queste imprese la situazione in termini di costi e di mancati incassi. Insomma dopo il danno naturale dei terremoti, anche la beffa normativa di non poter intervenire immediatamente sugli stabilimenti industriali”.