ANCONA – Sono in corso 125 verifiche alle strutture agricole e zootecniche marchigiane danneggiate dal sisma del 30 ottobre. Si tratta di nuove segnalazioni, giunte in queste ore, rispetto ai controlli conclusi dopo il sisma del 24 agosto scorso.
I SOPRALLUOGHI – Sono dieci le squadre al lavoro, per ultimare le verifiche. Alle quattro operative nella provincia di Macerata, sono state aggiunte tre provenienti da Ancona e altre tre da Pesaro e Urbino. Le lesioni segnalate riguardano, soprattutto, allevamenti e abitazioni agricole. L’area interessata dal nuovo sisma ha una vocazione produttiva zootecnica molto significativa, con una popolazione animale, da reddito, composta da circa 12.000 bovini, 35.000 ovini, 17.000 suini e 1 milione di capi avicoli. Questi allevamenti, nonostante i danni che il sisma ha arrecato, continuano a produrre.
L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA – “Stiamo concentrando lo sforzo nelle aree a maggiore criticità, convogliando squadre di tecnici nel Maceratese – afferma la vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini – Nessuno verrà lasciato solo. Le istituzioni sono e saranno vicine agli agricoltori e agli allevatori danneggiati dal sisma, perché l’obiettivo primario è garantire la continuità economica e produttiva del settore agricolo, presidio insostituibile dell’entroterra appenninico marchigiano”.