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ANCONA – Il Centro Operativo Regionale ha fatto in quadro della situazione dopo la forte scossa di domenica mattina. Sono oltre un centinaio i comuni delle Marche che hanno segnalato crolli, una ventina invece i feriti (quasi tutti non gravi) e nessun disperso. Arriva a quota 25mila il numero degli sfollati soltanto nelle Marche. Pesante anche il bilancio dei danni agli edifici con interi borghi distrutti, chiese e cattedrali crollate.

LA LUNGA NOTTE DEGLI SFOLLATI – Sotto il coordinamento della Dicomac operativa a Rieti, le protezioni civili delle varie regioni italiane stanno inviando nelle Marche personale e attrezzature richieste per le esigenze locali manifestate dai sindaci. Nel Piceno, infatti, sono state allestite delle aree di ritrovo per chi non se la sente di passare la notte in casa e proprio per questo sono in arrivo 3mila brandine. Molti sfollati sono stati trasferiti dalle aree colpite dal terremoto lungo le strutture ricettive della costa. La protezione civile regionale, inoltre, ha informato che tutti gli ospiti delle varie residenze per anziani marchigiane che segnalavano lesioni o situazioni da monitorare, anche in via precauzionale, sono stati trasferiti in altre strutture dedicate. Sono state 144 le scosse contate questa notte, le più forti di magnitudo 4.2 alle 4.27 e alle 8.05, con epicentro a Norvia a una profondità di 10 chilometri.

LA TASK FORCE – Cor Marche (Centro operativo regionale), Dicomac (Direzione di comando e controllo della protezione civile nazionale), Soi (Sala operativa integrata) Macerata e la sala operativa di protezione civile della Regione Umbria hanno fatto il punto in videoconferenza per coordinare al meglio questa nuova ondata di emergenza. Nelle Marche, insieme alle altre strutture operative, stanno operando, sul territorio, circa 600 volontari (450 del sistema regionale, 10 provenienti dall’Abruzzo, 75 della Croce rossa italiana e 60 dell’Anpas), affiancati da squadre di pronto intervento reperibili, da attivare secondo le necessità. La protezione civile regionale ha informato, inoltre, che tutti gli ospiti delle varie residenze per anziani marchigiane che segnalavano lesioni o situazioni da monitorare, anche in via precauzionale, sono stati trasferiti in altre strutture dedicate.

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