Il 12 ottobre è morto Dario Fo. Io lo vidi una volta sola dal vivo, occasione preziosissima per una ragazzina quale ero, a teatro proprio in Ascoli; aveva da poco vinto il Nobel e venne a recitare Mistero Buffo al Ventidio. Ricordo la capacità di incantare di soggiogare completamente il pubblico che seguiva la magia del giullare quasi trattenendo il respiro. La sequenza (che tutti conoscete) della vestizione di papa Bonifacio VIII mi è rimasta impressa in mente con la gestualità, il grammelot, la grazia di un attore che anche nell’età avanzata sembrava senza peso e senza fatica.
Mentre facevo questo pensiero mi è arrivata la notizia del Nobel a Bob Dylan. Da una lato quindi abbiamo un giullare che ci lascia e dall’altro un menestrello che sale sull’olimpo della cultura. Strani casi della vita. Con tutte queste emozioni discordanti non potevo non dedicare questo post a queste due figure per cui a seguire troverete qualche titolo per saperne di più sia del nostro saltimbanco che del cantastorie americano.
Comincio con tre titoli per Dario Fo: l’“Ultimo curioso lavoro su Charles Darwin” e proseguo con il dialogo strano e surreale tra “Dario e Dio” dove il poeta dei Misteri buffi riflette su fede, verità e vita. Concludo la carrellata con un libro profondo e bello “Il mondo secondo Fo”.
Dopo il dovuto omaggio al nostro Nobel voglio segnalarvi anche qualche lettura per conoscere meglio il neo-Nobel Dylan. Vi segnalo ad esempio il bel libro: “Bob Dylan. Tu sei quel che sogni” a questo testo aggiungo il libro “Bob Dylan. Scritti 1968-2010″ che raccoglie una serie di testimonianze e frammenti capaci di darci una visione eccezionale sull’artista. Concludo condividendo con voi questo pensiero. La bellezza e la profondità di un pensiero possono esprimersi in molteplici forme: teatro, canzone, danza, letteratura, gioco. Tutto ciò che può emozionarci e farci cambiare modo di pensare è vera cultura. Ecco perché a volte i maestri non rispettano i nostri parametri e portano berretti a sonagli o chitarre da artisti di strada.
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