“Quando la Samb sarà veramente magica, noi della Nord canteremo così…” recita un coro che i tifosi rossoblù sono soliti inneggiare saltellando tutti insieme e, in questo momento, di motivi per intonarla ballando ne hanno sicuramente molti. La Sambenedettese infatti dopo otto giornate è la primatista solitaria del girone B della Lega Pro, con diciassette punti conquistati frutto di cinque vittorie, due pareggi e una sola sconfitta all’esordio casalingo contro il Mantova. Sono sei le partite che la Samb è imbattuta e, se gli impegni iniziali tranne la trasferta di Gubbio non sono stati contro squadre di prima fascia, nelle ultime tre invece si sono affrontate tre squadre tra le più forti e attrezzate del girone. I pareggi, con amarezza per come sono giunti, contro Parma e Venezia, le due corazzate del girone, e la vittoria nel recupero contro il Padova, altra squadra che non si è risparmiata in sede di calciomercato estivo, hanno infiammato il popolo del Riviera non solo per gli ottimi risultati, ma anche per le prestazioni sfoggiate ed il gioco messo in campo dalla Palladini band.
Una Samb con il piglio da grande
Nel successo di martedì contro i veneti una cosa ha impressionato della compagine rossoblù. Dopo un ottimo primo tempo, terminato col meritato vantaggio siglato dal giovane Di Massimo, nella ripresa ci si aspettava la reazione della squadra patavina che tra le proprie fila poteva vantare giocatori del calibro di Emerson, Dettori, Altiner e Alfageme. Invece al rientro in campo sono stati ancora i rossoblù ad azzannare letteralmente gli avversari, mantenendo il controllo totale del campo e spingendo alla ricerca del secondo gol, arrivato puntualmente poi a metà secondo tempo. Un atteggiamento di chi ha voglia di vincere degno delle grandi squadre, quelle che a prescindere dal risultato vogliono sempre attaccare ed avere il pallino del gioco.
I piedi per terra
Anche se il patron Fedeli dichiara di non soffrire di vertigini in casa Samb si cerca di tenere i piedi ben saldi per terra. Sicuramente ci sono vari fattori che fanno sperare ad un campionato da protagonista ma la strada è ancora lunga visto che mancano ancora ben altre trenta partite. In più il livello del girone è molto alto e sicuramente a gennaio saranno molte le squadre che si rinforzeranno ulteriolmente. La Sambenedettese può sognare ma non bisogna mai scordare che ci sono sqaudre molto attrezzate e agguerrite che sicuramente risaliranno la classifica. Intanto però è giusto godersi il primato e conferire i giusti meriti ai protagonisti. Dal Ds Federico, bravo a scegliere i giocatori che avevano le giuste motivazioni fino ad ovviemente mister Palladini. La mossadecisiva è stata sicuramente quella di accantonare i pensieri di difesa a tre e tirare dritto con la vecchia strada del 4-3-3, modulo più adatto sia per gli interpreti a disposizione che per la filosofia di gioco del tecnico. La Samb gioca bene, attenta in difesa ed ordinata a centrocampo dove con rapidi fraseggi si riesce spesso a mettere gli attaccanti in posizione di offendere. Altra nota lieta è l’ottima condizione fisica della squadra, che permette ai giocatori di pressare alti grazie anche alla grande generosità di elementi come Sabatino, Lulli e Mancuso calciatori simbolo di quest’inizio di stagione per la loro grinta e la loro generosità in campo.