ASCOLI PICENO – E’ stato respinto il ricorso di “Gente di Nuoto”, la società che assieme ad altre ha contestato il bando con il quale il Comune intendeva apportare delle migliorie alla piscina comunale che poi avrebbe dato in concessione.
LA SENTENZA – Il Tar Marche ha respinto il ricorso per l’annullamento del bando di gara per la concessione della gestione della piscina comunale di Ascoli Piceno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 24.06.2016. “Il Tar ancora una volta ha dato ragione al Comune di Ascoli rispetto a questioni inerenti la gestione di gare e appalti che provocano, inizialmente, grande effetto sul piano mediatico ma che poi, alla prova dei fatti e dei documenti, si sciolgono come neve al sole. – ha commentato il sindaco Guido Castelli – Il comune di Ascoli, fin dal mio prima mandato, ha dato grande risalto alla miglioramento dei processi di spesa in ogni segmento dell’agire amministrativo”.
A CHI POLEMIZZA – “In questi ultimi due anni ci siamo concentrati su sport e cultura attraverso un approccio che ha privilegiato l’ottimizzazione delle modalità di concessione di infrastrutture sportive e plessi culturali. – ha aggiunto Castelli – Non è stato facile e non sono mancate polemiche da parte di chi voleva difendere il sistema previgente. La decisione di oggi, dunque, conforta ulteriormente la nostra strategia amministrativa anche sotto il profilo formale evidenziando la legittimità del bando di gara, degli atti di gara e dei provvedimenti conseguenti tra i quali l’aggiudicazione della concessione. La nostra azione di spending è inflessibile e trasparente al tempo stesso e di questo l’odierna pronuncia del Tar è un’ulteriore riprova”.
LA CONTESTAZIONE – Con il ricorso presentato le associazioni sportive rivendicavano il loro ruolo nella struttura comunale nel caso di una concessione di gestione.