In una società sempre più attenta ed interessata alla bellezza del corpo e del viso anche dell’essere maschile, sta diventando sempre più diffusa la figura del parrucchiere da uomo. Se un tempo, o almeno circa dieci o quindici anni fa, l’uomo si recava dal barbiere per tagliare velocemente i capelli quando diventavano troppo lunghi, oggi la tendenza è totalmente diversa. Infatti, al giorno d’oggi è molto diffuso camminare per strada ed incrociare uomini di ogni età con i capelli perfettamente composti e pettinati, quasi come se fossero appena usciti da un salone di parrucchiere. Quasi come se fossero capelli femminili.
Una tendenza, quella della cura del corpo, del viso e ovviamente anche del capello, che non è affatto da criticare, in quanto rappresenta oggi un metodo interessante che l’uomo ha per presentarsi alla società in maniera ordinata e ‘perfetta’: è importante sia da un punto di vista sociale – pensiamo, ad esempio, a quanto giovamento si possa avere mostrando un’immagine del tutto diversa, come durante un colloquio di lavoro – sia da un punto di vista personale e dell’igiene stessa.
Ovviamente, con le dovute regole ed eccezioni: oggi un uomo che si cura troppo può essere visto in maniera negativa ed etichettato come ‘effemminato’, ma se pensassimo che una cura del capello attraverso sedute mirate ed oculate da un parrucchiere uomo può essere anche un modo per limitare i danni tipici (come ad esempio la caduta dei capelli o il diradamento), forse potremmo cambiare idea.
Ma cosa fa un barbiere moderno rispetto ad un barbiere di vent’anni fa? La differenza è sostanziale. Infatti, un tempo si limitava al taglio dei capelli, spesso anche non lavando la chioma ma limitandosi ad una banale ‘spruzzata’ di acqua con lo spruzzino; oggi, invece, ci si reca dal parrucchiere per avere un trattamento completo di lavaggio e taglio e di messa in piega a seconda delle proprie esigenze e necessità, ma anche per ricevere una consulenza d’immagine.