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ARQUATA DEL TRONTO – Come da tradizione, è proprio nei primi giorni di agosto che, a cadenza triennale, un centinaio di uomini di tutte le età lascia il paese di Spelonga, comune di Arquata del Tronto, per recarsi al Bosco del Farneto.

LA PARTENZA – Che non si tratta di una semplice scampagnata lo dimostra la camicia rossa e fazzoletto al collo riportante i colori e lo stemma del proprio rione di appartenenza (Villa, Piazza, Colle Conino e Colle Piccione), lo dimostra il clima festoso, il campanile di Sant’Agata che suona, gli spari, le donne del paese che offrono cibo e le vivande precedentemente e minuziosamente preparati; che non si tratta di una qualunque passeggiata nei boschi lo si intuisce anche dalla presenza di uno strano arnese di legno chiamato “Lu Crucche” (in italiano crocco, uncino di ferro, gancio – dal francese croc, derivato dallo scandinavo krokr) un attrezzo indispensabile nel passato usato dai boscaioli per il trasporto dei tronchi.

LA FESTA – Il viaggio del tronco, che simboleggia il trasporto dell’albero maestro della nave che, nel 1571, combattè vincendo la Battaglia cristiana nel golfo di Lepanto contro gli Ottomani, dura 3 giorni, durante i quali, gli uomini presenti si dispongono a coppie lungo i due lati del fusto fissando in profondità, sulla linea dorsale del tronco, il proprio “crucche” inserito in un anello di ferro ove si infila una corda molto corta a sua volta legata ad un paletto di legno (“la Stanghetta”) posto trasversalmente all’asse dell’albero. L’azione contemporanea delle sole braccia di tutti le coppie sulle “Stanghette” al grido di “Oh Forza” ritmato dal Caposquadra Remo Pichini, direttore d’orchestra delle manovre di trasporto e alzata da 33 edizioni, fa sì che il tronco, del peso di diverse decine di quintali, e lungo circa 35 metri, giunga fino al paese, la prossima domenica 7 agosto, alle ore 17 circa.

DOMENICA – Per domenica 7 agosto, per vivere insieme alla comunità questo momento di grande intensità e tradizione per Spelonga, viene organizzato per tutti i presenti il “pranzo alla Vazzalesa”, località montana sul versante della Laga, dove si può incontrare il gruppo e accompagnarlo fino all’’ultima fase del trasporto dell’albero verso il paese. Per agevolare il raggiungimento di tale località e non ostacolare con i mezzi il percorso della discesa dell’albero, è stato previsto un itinerario di passeggiata ufficiale e alcuni alternativi.

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